Ncd attacca Bruno, “troppi errori”
"È giunta l'ora che il sindaco abbandoni le vesti del decisionista solitario e prenda atto che amministrare una città è una cosa più complessa di quanto lui credesse."
Il Nuovo Centro Destra esprime viva preoccupazione per le sorti della città di Alghero e lo fa in una nota stampa a firma di Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris. I due consiglieri comunali parlano di interventi dell’amministrazione dannosi e inconcludenti.
“Le ultime, ma solo in ordine di tempo, gesta mirabolanti, toccano veramente tutti i settori della città: dallo sviluppo economico con il risibile risultato del regolamento sui suoli pubblici, che rischia di compromettere la programmazione economica di decine di bar e ristoranti, che a pochi giorni da Pasqua ancora non hanno ricevuto le autorizzazioni; passando per la pulizia delle spiagge, che se nelle intenzioni voleva produrre un effetto positivo e un inizio col botto della stagione turistica, nei fatti ha prodotto un disastro ambientale senza precedenti (a proposito dove sono finite le associazioni ambientaliste sempre attente e puntuali quando c’erano le precedenti amministrazioni ?).”
E proseguono i due consiglieri “ci vogliamo dimenticare della gestione e relativa delibera dello spostamento dell’antenna di Sant’Agostino, che la si voleva far passare con un’improbabile variante non sostanziale, che portata in Consiglio è stata poi bocciata dalla maggioranza stessa, facendo così accelerare il naturale processo di riassetto degli equilibri politici, con la creazione di un nuovo gruppo consiliare. L’ultimo fatto accaduto in ordine cronologico , è la mancanza di rispetto riservata all’assemblea del Parco convocata per approvare un importante provvedimento, che non si è potuta svolgere perché le “corpose” assenze dei consiglieri di maggioranza non hanno permesso il regolare svolgimento della seduta, per non raggiungimento del numero legale; mancanza di rispetto rimarcata anche dal Presidente da loro stessi eletto.”
“Un delirio di onnipotenza insomma -concludono la Salaris e Piras – perpetrato anche nei confronti dei dipendenti comunali, con una frettolosa e scriteriata rivoluzione della microstruttura, che ha paralizzato la macchina amministrativa. È giunta l’ora che il sindaco abbandoni le vesti del decisionista solitario e prenda atto che amministrare una città è una cosa più complessa di quanto lui credesse.”