L’ennesimo scippo nei confronti dei nostri giovani
“Nei giorni scorsi si è consumato l’ennesimo scippo nei confronti dei nostri giovani. Non possiamo farlo passare sotto silenzio, perché si tratta di un fatto grave: l’emanazione di un provvedimento che porta di fatto alla scomparsa di istituzioni scolastiche storiche, quali il Nautico di Porto Torres e l’Agrario di Sassari, condannate, così come tante altre in Sardegna, ad una sopravvivenza meramente virtuale e alla perdita dell’autonomia, in contrasto con le linee guida del dimensionamento regionale approvato dalla Regione e proposto dalle province”. – E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Bruno in riferimento ai recenti provvedimenti dell’Ufficio Scolastico regionale in tema di dimensionamento.
“Solo il 3 agosto scorso l’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna ha infatti pubblicato sul suo sito web le disposizioni inerenti i mutamenti di incarico e la mobilità dei dirigenti scolastici isolani a decorrere dal primo settembre 2012. E lì si sono scoperti i giochi: è stata completamente ignorata la sentenza n°147 della Corte Costituzionale emanata il 7 Giugno 2012, la quale dichiarava illegittimi i parametri imposti in extremis dall’ultimo governo Berlusconi, che imponevano alle regioni di trasformare le scuole primarie ed inferiori in istituti comprensivi frequentati da almeno mille alunni”.
“Nei giorni scorsi – continua Mario Bruno – come forze di opposizione in Consiglio Regionale abbiamo chiesto alla Giunta Regionale di riscrivere il Piano di dimensionamento regionale proprio in considerazione della sentenza della Corte costituzionale che dichiarava l’illegittimità della disposizione che ha preteso l’accorpamento di decine di istituti e la soppressione di altrettante autonomie scolastiche in spregio alle esigenze del sistema scolastico regionale. Abbiamo chiesto di rispettare gli impegni votati all’unanimità dal Consiglio regionale tendenti ad aprire una seria trattativa con il Governo nazionale per un piano generale di riqualificazione del sistema regionale della pubblica istruzione. Con l’occasione, abbiamo sollecitato l’attivazione dei rappresentanti regionali presso la commissione paritetica di cui all’articolo 56 dello Statuto perché venissero predisposte specifiche norme di attuazione in materia di istruzione, che prevedessero anche il trasferimento di risorse economiche alla Regione”.
“L’ultimo atto dell’Ufficio Scolastico Regionale – conclude il consigliere regionale del PD e vicepresidente del consiglio – ha invece di fatto dimostrato la sostanziale ininfluenza delle istituzioni regionali, anzi, delle linee guida regionali se ne infischiano proprio. E’ questa la qualità dell’istruzione che si dichiara di avere a cuore? Questa la tanto decantata valorizzazione della scuola pubblica?” L’assessore Milia richiami con forza la Direzione dell’Ufficio Scolastico Regionale al rispetto delle sentenze, delle regole e dei provvedimenti”.