Architettura, Cecchini scrive a Pigliaru
Il Direttore della Facoltà di Architettura di Alghero scrive una lettera aperta al presidente della Regione Sardegna
Credo che sarebbe opportuna una tua visita per incontrare gli studenti e la comunità di Architettura ad Alghero. Le nostre studentesse e i nostri studenti hanno mostrato una consapevolezza, una maturità, un senso del bene comune, una tenacia, una preparazione, una disponibilità all’ascolto e al confronto che renderebbero questo incontro una straordinaria occasione di apprendimento e un momento di intensa vita democratica. Come sai AAA e l’Ateneo, come confermato nell’incontro del Magnifico Rettore con gli studenti, condividono alcune ragionevoli richieste, che so apparire ragionevoli anche a te.
Si tratta dell’inserimento di Alghero tra le città sedi decentrate degli Atenei sardi, si tratta del fatto che il riconoscimento dei risultati ottenuti non gravi sui fondi destinati a uno egli Atenei, ma sia aggiuntivo, si tratta della convinzione che occorra una valutazione attenta e una riflessione sull’Università diffusa che consenta di valutarne le prospettive e la sostenibilità. Su questi punti una riflessione comune sarebbe molto utile e potrebbe definire azioni concrete che consentano non tanto e non soltanto di chiudere una partita, ma di aprire delle prospettive che riguardano il sistema della formazione superiore in Sardegna nel campo dell’architettura, del design, della pianificazione territoriale, paesaggistica e ambientale: il sostegno che ci viene dai colleghi della Scuola di architettura di Cagliari è un viatico consistente per questo possibile percorso.
So che potresti essere ad Alghero il 27 o 28 Marzo: ti chiedo di ritagliarti un paio d’ore per un incontro, magari con un sobrio pranzo di lavoro (purtroppo non in mensa: ad Alghero non c’è). Conoscendo la tua attenzione e la tua sensibilità so che vorrai programmare questo incontro, comunque prima delle festività pasquali.