La strage dei cani “imbottiti” di droga, 75 persone arrestate nel nord Italia
Imbottiti di droga e poi uccisi per recuperarla, una volta giunti a destinazione. E’ l’orribile destino che alcune gang di sudamericani dedita traffico internazionale di droga e altri reati avrebbero riservato ad almeno una cinquantina di cani. Il numero trapela dalle intercettazioni della polizia di Milano. Gli ovuli di cocaina veniva introdotti nell’intestino degli animali, tutti di grossa taglia (San Bernardo, Gran Danese, Dog de Bordeaux, Mastino Napoletano e Labrador). Secondo quanto scrive l’Ansa, la droga prima di essere collocata nel ventre dei cani, attraverso una vera e propria operazione chirurgica, veniva avvolta in un cellophane, poi nella carta carbone (per essere impenetrabile ai raggi X) quindi ancora nel cellophane e dopo avvolta da uno scotch di vinile nero (ancor più resistente ai raggi X).
Una volta arrivati a destinazione le povere bestie venivano sventrate e dalle viscere venivano estratti circa Kg 1,250 di cocaina purissima. Un solo cane si sarebbe fortuitamente salvato. Gli agenti hanno eseguito 75 ordinanze di custodia cautelare in diverse province del Nord con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona, il patrimonio, traffico di droga e detenzione d’armi.
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