“Questa giunta non è in grado di affrontare le emergenze di Alghero”
“Questa giunta non è in grado di affrontare le emergenze di Alghero”. Le parole, degli scorsi giorni, del consigliere regionale Mario Bruno ci trovano pienamente d’accordo. Una condivisione, per essere chiari, che non avremmo mai voluto trovare, non per la persona che l’ha espressa, ma perché significa il dramma che sta attraversando Alghero.
Mai si era vista una classe dirigente cosi incapace nell’affrontare le varie problematiche. Dalle cose più semplici a quelle che richiederebbero un maggiore sforzo, l’amministrazione di centrosinistra non riesce ad andare oltre alla lunga ed estenuante lotta per le poltrone che sta caratterizzando questo periodo politico come il più negativo che Alghero abbia mai attraversato. Questo mentre la crisi si taglia a fette e gli algheresi si trovano in una
condizione di difficoltà mai vissuta prima. Chi ha vinto le elezioni le ha vinte con lo slogan “so cosa fare e come farlo”. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Da luglio è in corso solo ed esclusivamente una guerra tutta interna al centrosinistra che sta ammazzando Alghero. In aula sono approdati solo pochi provvedimenti. Da settimane non si riunisce il consiglio comunale e le commissioni vanno avanti per inerzia senza produrre nulla di concreto. Tutto questo mentre la stagione turistica, di fatto, è già iniziata. Pasqua è fra una settimana e non è stata pianificata ancora nessuna iniziativa per attrarre flussi turistici, aumentare le presenze nelle strutture ricettive e immettere nel tessuto sociale locale quelle liquidità utili per far sopravvivere le attività commerciali dove lavorano i giovani algheresi, oggi sempre più costretti ad emigrare e lasciare i loro cari. Siamo davanti ad un dissanguamento delle forze migliori che pagheremo a caro prezzo nei prossimi anni, mentre l’amministrazione è distratta dalle lotte intestine e non bada a questi drammi sociali.
Senza considerare le ultime notizie sulla cancellazione, e comunque di una promozione e definizione adeguata, della manifestazione Primavera in Riviera, con anche il concerto di pasquetta che richiamava in città tanti giovani da tutta la Sardegna. Non si sa niente della sagra del bogamarì, anzi pare si farà solo un fine settimana, dove sembra verranno spesi diverse migliaia di euro, da capire come. E poi apprendiamo che Alghero non partecipa al bando per il piano delle città perdendo milioni di euro da investire. Insomma non sembra esserci una via d’uscita. Di tutto questo non è chiaro come chi governi oggi la città non se ne renda conto.
La coalizione, almeno nel partito che ha voluto questo sindaco, ha chiaramente detto in più momenti che non riconosce più l’operato di questa giunta e, dunque, dello stesso Primo Cittadino. A questo ci chiediamo perché debba proseguire questa agonia. Testardaggine? Attaccamento alla poltrona? Interessi privati? Gli algheresi, almeno, devono sapere perché la loro città si trova in questa pessima situazione. Una drammatica condizione che Alghero non merita.