Tavolo in Ministero per salvare il Calich
Ministero dell’Ambiente, Ispra, Autorità di bacino regionali e i massimi esperti nazionali di programmazione strategica per la corretta gestione delle risorse idriche si confronteranno a Roma per avviare le procedure alla base del “Contratto di Laguna” di Alghero
Miglioramento dello stato qualitativo del corpo idrico tramite il contenimento dei carichi inquinanti; riqualificazione dei sistemi ambientali afferenti all’ecosistema lagunare e agli altri ecosistemi fluviali correlati; miglioramento della fruizione turistico-ambientale dei corpi idrici e delle relative aree di pertinenza; potenziamento della funzionalità idraulica del corpo idrico; predisposizione di un piano operativo di gestione che individui le attività necessarie al mantenimento in efficienza dell’intero patrimonio ambientale. Sono alcuni dei punti in discussione a Roma nel tavolo tecnico previsto venerdì presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare coordinato da Gabriela Scanu e voluto con forza dal Sindaco di Alghero per definire la strategia da adottare per salvare il sistema lagunare del Calich, a cui parteciperanno i massimi esperti nazionali di programmazione strategica per la corretta gestione delle risorse idriche, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e i referenti delle Autorità di bacino regionali.
“Sulla falsa riga dei Contratti di Fiume finalizzati ad affrontare con determinazione le problematiche ambientali emergenti nelle specifiche aree nazionali – sottolinea Mario Bruno – si procederà su scala locale alla definizione di un apposito “Contratto di Laguna” che mettendo insieme tutti gli attori coinvolti possa definire con estrema chiarezza le migliori azioni immediatamente attuabili per salvare e proteggere l’ecosistema algherese oggi gravemente minacciato e scarsamente tutelato”.
L’obbiettivo è chiaro: migliorare la gestione idrica del bacino idrografico che grava sul Calich per contribuire insieme ad altri interventi specifici ad eliminare il fenomeno della “marea gialla” sviluppatosi notevolmente con l’aumento sconsiderato dei carichi idrici sulla laguna. L’incontro di Roma, al quale parteciperanno oltre al Sindaco Bruno l’assessore all’Ambiente Cacciotto, la dirigente di settore Caria e il presidente di Commissione Loi, sarà propedeutico alla firma dell’Intesa con la Regione Sardegna.