Prosegue la mostra “Dalle tragicità umane agli spazi del mare”
La Mostra poetica del Naturalista Roberto Barbieri allestita presso la Sala Conferenze dell’ex Seminario di Alghero in Via Sassari resterà aperta anche sabato 2 e domenica 3 Maggio
Rimarrà aperta anche sabato 2 e domenica 3 Maggio la Mostra poetica del Naturalista Roberto Barbieri allestita presso la Sala Conferenze dell’ex Seminario di Alghero in Via Sassari. La mostra dal titolo “Dalle tragicità umane agli spazi del mare” è stata presentata lo scorso martedì 28 Aprile al pubblico dell’Università della Terza Età di Alghero, attraverso una intervista all’autore con letture poetiche a cura di Venere Rosati e musiche del violoncellista Giovanni Macciocu.
Il grande interesse dei temi proposti e il successo riscosso hanno spinto la presidente dell’UTE Prof.ssa Marisa Castellini ad offrire di prolungare l’allestimento per permettere l’apertura della mostra anche al pubblico cittadino. L’alto livello dei contenuti insieme alla semplicità e alla chiarezza con cui l’autore ha saputo trasmettere per mezzo della poesia i valori del rispetto dell’ambiente, il senso della bellezza della vita, la coscienza del legame che unisce ogni essere e che per questo obbliga l’uomo, in quanto essere dotato di intelligenza, a tener conto della responsabilità delle proprie azioni, fanno di quest’opera uno strumento efficace per la trasmissione di alti valori che risvegliano le coscienze e l’impegno civile.
«Valori questi – come ha affermato la Castellini- più che mai necessari oggi alla collettività». Per questo la mostra merita una particolare attenzione. Unica nel suo genere, questa è strutturata in pannelli con sopra stampati i testi disposti in svariate forme geometriche, cerchi ed ellissi per ricordare la forma dei pianeti e delle galassie e non solo. Non è mancata da parte del pubblico la richiesta di raccogliere gli scritti in un volume, ma l’autore ha spiegato i motivi del perché di una mostra e non di un libro: «la mostra– ha detto Barbieri- a differenza del libro permette alle parole di vivere in una dimensione aperta, in una sorta di spazio/tempo allargato alla percezione del sentimento, esposte sulle pareti le parole sono in grado di suscitare emozioni in maniera maggiore di quanto sarebbero in grado di fare se restassero chiuse in un libro, i testi così esposti riescono a coinvolgere chi li legge e a renderlo partecipe di riflessioni che lo riguardano direttamente».
«Infatti – ha proseguito l’autore – siamo tutti coinvolti nelle conseguenze che riguardano il futuro del nostro pianeta così come lo siamo nelle guerre che stanno avvenendo in varie parti del mondo, e ancora più direttamente siamo ora tutti coinvolti nelle vicende dei naufragi dei barconi che attraversano il Mar Mediterraneo».
Il mare, la civiltà, l’evoluzione dell’uomo e lo spettro della guerra sono i temi principali di questa mostra che vale la pena di conoscere. Non sono mancate proposte di replica per rendere fruibile la mostra anche in altri periodi e non è improbabile un suo inserimento nella programmazione didattica scolastica per avvicinare i giovani a questi temi, su di loro l’autore riversa la speranza per un futuro migliore impregnato da una nuova sensibilità.