USA, nonna condannata all’ergastolo: costrinse la nipote a correre fino a farla morire
Il dramma è avvenuto nel 2012 in Alabama, quando una bambina, dopo la paradossale punizione, prima accusò un malore poi morì dopo il trasporto in ospedale.
Costretta per punizione a correre per due ore di seguito intorno alla casa, senza fermarsi mai, per la grave colpa di aver mangiato troppi dolci ed aver mentito alla nonna. Il dramma è avvenuto nel 2012 in Alabama, quando una bambina – dopo la paradossale punizione – prima accusò un malore poi morì dopo il trasporto in ospedale. In questi giorni è arrivata la condanna all’ergastolo per la nonna Joyce Hardin Garrard mentre è ancora sotto processo la matrigna Jessica Mae Hardin.
I vicini di casa hanno raccontato di aver assistito alla scena, con la nonna che avrebbe imposto alla piccola di correre senza sosta portando avanti e indietro con sé dei bastoni. “Non ti ho detto di smettere”, le urlava quando lei rallentava. La donna ha tentato di difendersi dichiarando di fronte ai giudici di non aver avuto intenzione di farle del male e di aver scelto quella punizione per allenarla e “migliorare le sue prestazioni” dopo il secondo posto in una gara podistica a scuola. Ma per la giuria non c’è stata nessuna attenuante. Joyce Hardin Garrard non ha potuto evitare l’ergastolo: rimarrà dietro le sbarre per il resto dei suoi giorni.
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