Alghero, 26mila presenze nel primo trimestre 2015
Dati estremamente positivi nei primi tre mesi di applicazione dell’Imposta di Soggiorno in Riviera del Corallo. Al via la lotta all’abusivismo e all’emersione del sommerso col Sistema Integrato di ospitalità d’imminente discussione in Consulta
15.176 arrivi e 25.864 presenze (18.591 alberghiero, 5.674 extra) nel primo trimestre del 2015, contro i 9.121 arrivi e le 17.079 presenze (16.266 alberghiero, 813 extra) nello stesso periodo del 2014. La media di pernottamenti è stata di 1,64 notti, col circa il 75% degli ospiti che ha alloggiato nelle strutture ricettive alberghiere, mentre il restante 25% ha preferito le strutture ricettive di tipo extralberghiero. Ancora prive di dati significativi le strutture ricettive all’aria aperta, caratterizzate dalla marcata stagionalità dell’apertura. Poco meno di 18mila euro le entrate. Sono i dati ufficiali elaborati dall’Ufficio Attività Ricettive del Comune di Alghero risultanti dalle dichiarazioni trimestrali effettuate dai soggetti imponibili dichiarati ai fini dell’imposta di soggiorno nel primo trimestre del 2015 e gestite dalla Secal Spa.
L’analisi del gettito di entrata, evidenzia come rispetto alle previsioni elaborate sui dati ufficiali della Provincia di Sassari ai fini Istat riferiti all’anno 2014, si è andati oltre le più rosee aspettative, con un incremento totale di circa il 50% nelle presenze in bassa stagione (+14% alberghiere, la restante parte extra – alberghiere), merito anche del buon lavoro di comunicazione svolto in collaborazione con le associazioni di categoria. A tutte le strutture ricettive è stato messo a disposizione il software per la gestione del tributo nonché tutte le informazioni necessarie per il suo utilizzo, con un accompagnamento costante degli operatori nella prima fase di gestione degli adempimenti.
Agli operatori è stata, inoltre, dedicata un’area del sito comunale che rappresenta un vero e proprio contenitore di informazioni sull’argomento. Di particolare rilievo il tema del vincolo di destinazione dei proventi derivanti dall’introduzione dell’imposta di soggiorno, finalizzati alla realizzazione di interventi per il verde pubblico, il decoro e la manutenzione del spazi urbani, nonché all’istituzione di una task force per il contrasto all’abusivismo.
«Dopo questa prima fase – sottolinea l’Assessore allo Sviluppo Economico, Natacha Lampis – partiranno altre due iniziative programmate dall’Amministrazione e concordate con i rappresentanti di categoria. La prima è rappresentata da un protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza per interventi di contrasto all’abusivismo, la cui sottoscrizione avverrà già nelle prossime settimane. La seconda, invece, nasce dalla convinzione che esistano margini di manovra per trasformare, almeno in parte, le criticità ascrivibili alla diffusione delle seconde case in vere e proprie opportunità».
Le unità abitative non adibite ad abitazioni principali, infatti, se gestite in maniera trasparente, possono rappresentare una formidabile risorsa per la città a sostegno dell’intera filiera turistica. A tale scopo, è stato sviluppato un progetto, da articolare in più fasi operative in collaborazione con l’Assessorato al Turismo, finalizzato a sostenere gli operatori del comparto ricettivo cittadino, incentivare la conversione delle seconde case in ricettività classificata, con un’offerta unica e coordinata denominata Sistema Integrato di Ospitalità.
Il progetto, predisposto dall’Ufficio attività ricettive, verrà presentato prossimamente nell’ambito della Consulta per lo Sviluppo Economico e per il lavoro, al fine di stimolare la partecipazione attiva dei cittadini e dei rappresentanti delle forze produttive e sociali del territorio all’iniziativa.