Dai neuroni specchio alla teoria della mente, laurea ad honorem al neurologo Giacomo Rizzolatti all’Università di Sassari
II neurologo di fama internazionale Giacomo Rizzolatti, noto per aver scoperto i neuroni specchio, sarà a Sassari domani mattina, martedì 9 giugno, per ricevere dall'Università di Sassari la laurea ad honorem in "Servizio sociale e politiche sociali".
II neurologo di fama internazionale Giacomo Rizzolatti, noto per aver scoperto i neuroni specchio, sarà a Sassari domani mattina, martedì 9 giugno, per ricevere dall’Università di Sassari la laurea ad honorem in “Servizio sociale e politiche sociali”. La cerimonia inizierà alle 11.00 in Aula Magna e sarà preceduta da una conferenza stampa. Giacomo Rizzolatti, accademico dei Lincei, è professore ordinario di Fisiologia Umana all’Università degli Studi di Parma, dove dirige il Dipartimento di Neuroscienze. I neuroni specchio sono ritenuti fondamentali nel meccanismo di apprendimento per imitazione ed empatia, e possono contribuire alla creazione di una complessiva teoria della mente e della conoscenza.
La cerimonia. In apertura, è previsto il discorso introduttivo del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Massimo Carpinelli. Seguirà il saluto di Gavino Mariotti, Direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali che ha proposto il conferimento della laurea. Toccherà quindi a Baingio Pinna, professore ordinario di Psicologia sociale nell’Ateneo turritano, spiegare le motivazioni alla base della proposta. Infine, Giacomo Rizzolatti terrà una lectio doctoralis dal titolo “Il cervello empatico: basi neurologiche e conseguenze sociali”. Parteciperà l’Associazione Coro dell’Università di Sassari diretta dal Maestro Laura Lambroni.
Curriculum di Giacomo Rizzolatti. Nato a Kiev, nel 1961 si è laureato in Medicina all’Università di Padova e ha ottenuto nel 1964 la specializzazione in Neurologia. Dopo tre anni trascorsi all’Istituto di Fisiologia dell’Università di Pisa, diretto dal professor Giuseppe Moruzzi, nel 1967 è diventato assistente e successivamente professore ordinario di Fisiologia Umana all’Università degli Studi di Parma; dal 2002 è il direttore del Dipartimento di Neuroscienze della stessa università. Ha trascorso un anno nel Dipartimento di Psicologia della Università McMaster e un anno come Visiting Professor nel Dipartimento di Anatomia dell’Università di Pennsylvania. Dal 1985 al 1986 è stato presidente della European Brain Behavior Society. Fa parte dell’Academia Europea, dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’American Academy of Arts and Sciences e dell’Académie des sciences dell’Institut de France. È membro onorario della Società Italiana di Neuroscienze di cui è stato presidente.
La scoperta dei neuroni specchio. È il coordinatore del gruppo di scienziati che nel 1992 ha scoperto l’esistenza dei neuroni specchio, cellule motorie del cervello che si attivano sia durante l’esecuzione di movimenti finalizzati, sia osservando simili movimenti eseguiti da altri individui. Questa scoperta pone una base fisiologica all’empatia.
Premi e riconoscimenti. Nel 1982 gli viene conferito il Premio Golgi per la Fisiologia dell’Accademia Nazionale dei Lincei; nel 1999 il Premio Feltrinelli per la Medicina dell’Accademia Nazionale dei Lincei e il George Miller Award della Cognitive Neuroscience Society; nel 2005 il Premio Herlitzka per la Fisiologia dell’Accademia delle Scienze di Torino; Rizzolatti, insieme a Leonardo Fogassi e Vittorio Gallese, ha ricevuto nel 2007 il Grawemeyer Award per la psicologia dell’University of Louisville. Nel 2010 ha ricevuto il Prix Jean-Louis Signoret in neuropsicologia dalla Fondazione IPSEN. Ha ricevuto la Laurea honoris causa dall’Università Claude Bernard di Lione e dall’Università di San Pietroburgo. Nel 2011 il Corriere della Sera, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha incluso le scoperte di Giacomo Rizzolatti tra le 10, prodotte dal genio degli scienziati italiani, da ricordare nella storia d’Italia. Il 25 maggio dello stesso anno in Spagna gli è stato conferito il Premio Principe delle Asturie insieme a Joseph Altman e a Arturo Álvarez-Buylla per la ricerca scientifica e tecnica. Il 1° maggio 2014 ha ricevuto il Premio Brain della fondazione Grete Lundbeck European Brain Research Foundation di Copenhagen, con la motivazione: “per la ricerca pionieristica sui meccanismi cerebrali che sottendono alle funzioni umane complesse come l’alfabetizzazione, l’abilità di calcolo, cognizione e comportamento, e gli sforzi di comprensione dei disturbi cognitivi e comportamentali”.