Il Parco Archeologico di Nuraghe Appiu in stato di completo abbandono

Il Gruppo Consiliare di Minoranza “Per Villanova”, rappresentato dai consiglieri Bastianino Monti, Vincenzo Ligios, Salvatore Niolu e Cosetta Sanna, evidenzia una situazione inaccettabile alla quale bisogna porre rimedio al più presto.

«Agli occhi dei visitatori appare subito un qualcosa di inspiegabile, quello che era fino a qualche anno fa un posto da visitare per l’importanza del sito e per le bellezze naturalistiche che lo circondano, ora si presenta ripieno di rovi e di erbacce di ogni genere. Il Centro Servizi è da qualche giorno privo di luce e di acqua che il Sindaco ha fatto staccare non garantendo agli eventuali visitatori i servizi necessari. Perfino il Bar risulta chiuso al pubblico. Questo stato di abbandono deriva da un contenzioso che si è aperto con l’Amministrazione Comunale per la gestione del sito. Infatti nel 2013 veniva pubblicato il Bando per la gestione del Parco Archeologico di Nuraghe Appiu che veniva aggiudicato alla Ditta Calarinas Scarl. Successivamente la Ditta Laborintus, che si era classificata seconda presentava ricorso al TAR Sardegna per l’annullamento previa sospensiva degli atti aggiudicazione del servizio di gestione del Parco Archeologico di Nuraghe Appiu».

«Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Prima) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglieva annullando gli atti impugnati e Condannando l’Amministrazione alle spese di giudizio in favore della ricorrente. L’Amministrazione Comunale presentava ricorso al Consiglio di Stato per la riforma della sentenza del TAR Sardegna n. 756/2014. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) con sentenza n. 5466/2014 dava torto al Comune di Villanova Monteleone, respingendo l’appello e condannandolo al pagamento delle spese processuali».

«Sembrava che fosse palese l’aggiudicazione alla Ditta Laborintus invece l’Amministrazione Comunale a seguito del controllo evidenziava dei problemi circa i requisiti della guida turistica e si rimandava ad una nuova procedura ad evidenza pubblica, secondo le indicazioni della Giunta Comunale, per la gestione del servizio di Nuraghe Appiu. La ditta Laborintus immediatamente presentava ricorso al TAR Sardegna per l’annullamento previa sospensiva fra l’altro della Determinazione del Responsabile del Servizio n. 266 del 09.12.2014 che adottava nuove procedure di gestione».

«Il Tar Regionale per la Sardegna (Sezione Prima) con sentenza n. 257/20145 dava ancora torto al Comune di Villanova Monteleone annullando le determinazioni n. 266 del 9 dicembre 2014 e n. 285 del 30 dicembre 2014, del responsabile del servizio socio-culturale (il Sindaco) e condannava il Comune di Villanova Monteleone al pagamento delle spese giudiziali in favore della ricorrente. Ora da qualche giorno finalmente il Comune ha deciso di aprire il sito affidando la gestione del parco archeologico alla Ditta Laborintus. Purtroppo tutto il sito è rimasto chiuso dal 1 febbraio 2015 senza manutenzione e pulizia di nessun genere rendendolo inagibile e non visitabile dai turisti e in completo stato di abbandono».

Per il Gruppo Consiliare di Minoranza “Per Villanova”, rappresentato dai consiglieri Bastianino Monti, Vincenzo Ligios, Salvatore Niolu e Cosetta Sanna, questa è una situazione inaccettabile alla quale bisogna porre rimedio al più presto se non si vuole che un altro gioiello di Villanova Monteleone venga dimenticato dai turisti e dai numerosi appassionati di archeologia.

16 Giugno 2015