Il Rotary Club Alghero festeggia i suoi 60 anni di attività
Con una bellissima festa si è celebrato il 60° anniversario della fondazione Club: a fine serata il Presidente Giovanni Nuvoli ha consegnato una targa ricordo al socio fondatore Vittorio Sella e al soci Enrico Valsecchi e Salvatore Piccioni che vantano la più lunga anzianità di Club dopo quella del Dott. Sella.
Era il 1955 quando il Presidente Fondatore Gen. Raffaele Catardi mise insieme venticinque amici e diede vita al terzo Rotary Club che nasceva in Sardegna dopo quelli di Sassari e Cagliari. I soci fondatori erano, in ordine alfabetico: Anastasi Rodolfo, Balata Rino, Catardi Raffaele, Cella Fausto, Cilliano Fedele, Deperu Paolino, Feniello Antonio, Fiore Leonardo, Fois Giovanni, Guillot Matteo, Liperi Mario, Mannazzu Salvatore, Montalto Dante, Mosca Edgardo, Mugoni Michele, Oliva Antonio, Perella Nino, Peretti A. Raffaele, Peretti Felice, Pes di San Vittorio Rodolfo, Sari Rafael, Sella Vittorio (è ancora Socio, anzi, è un assiduo frequentatore e arricchisce di contenuti ogni incontro), Stoccoro Antonio e Zoagli Antonio.
A quel tempo, Alghero contava poco più di 25 mila abitanti e costituire un Club Rotary non era facile, soltanto il Generale Catardi poteva riuscirci, per la stima di cui godeva dentro e fuori la città. Peraltro, un aiuto insperato arrivò dalla felice posizione di Alghero, porta d’oro del turismo in Sardegna; rotariani stranieri (in particolare, inglesi e francesi) cominciarono a frequentare le conviviali del Club (soprattutto d’estate) trovandovi l’atmosfera della sincera amicizia. Tutto ciò, valorizzò l’immagine del Rotary e portò giovamento alla città stessa.
Pian piano, con l’ingresso di esponenti della società algherese, il Club si conquistò la fama di sodalizio attivo, disponibile per lo sviluppo culturale della zona. Numerose sono le testimonianze dell’opera svolta dal Club per Alghero e dintorni; il recupero dell’orologio per la torre campanaria della Cattedrale di Santa Maria, l’apposizione delle targhe in catalano nelle vie del centro storico, i contributi alle diverse associazioni e confraternite, le conferenze su argomenti d’interesse giuridico, medico e scientifico, il dono di una statua della Madonna per il Santuario di Valverde, il recupero dell’imponente lampadario della Cattedrale, la Meridiana al porto e a S. Maria La Palma, la statua del Cristo delle Foibe a Fertilia e tanto, tanto altro ancora.
Tutto questo ha consentito al Club di penetrare profondamente nel territorio, di porsi come punto di riferimento per la sua comunità. Oggi il Club è gemellato col Club Rotary di Tarragona (i due Club condividono quella catalanità che unisce le due sponde del Mediterraneo). Questo non basta a disegnare il profilo di un Club che di anni ne ha sessanta, ma non li dimostra, e che ogni giorno fa crescere la voglia di fare, e, come ha detto il Sindaco Mario Bruno nel fare gli auguri al Club, «di guardare al futuro con progetti importanti e di impatto per la comunità che contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita di ciascuna persona».
A fine serata il Presidente Giovanni Nuvoli ha consegnato una targa ricordo al socio fondatore Vittorio Sella e al soci Enrico Valsecchi e Salvatore Piccioni che vantano la più lunga anzianità di Club dopo quella del Dott. Sella.