15 milioni per gli interventi territoriali integrati di Sassari
Oggi a Palazzo Ducale incontro con l'assessore regionale Raffaele Paci per parlare di programmazione territoriale.
Per l’area vasta ci sono 55 milioni da utilizzare per gli interventi previsti nelle aree industriali, per le bonifiche e la viabilità e aiuti alle imprese. Per l’area urbana di Sassari ci sono 15 milioni da utilizzare per gli interventi territoriali integrati che puntano alla rivalutazione socio economica del quartiere di San Donato, e centro storico basso, con progetti per l’ex mercato civico, la realizzazione di un percorso museale dei Candelieri e l’incentivo all’insediamento di botteghe artigiane. Quindi ancora un recupero del patrimonio edilizio e un progetto sociale per l’integrazione tra le diverse etnie che vivono all’interno di quella grande area del centro storico.
Sono stati questi alcuni dei temi portanti discussi oggi a Palazzo Ducale, nell’incontro che prima ha visto seduti attorno al tavolo della sala giunta l’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci, il sindaco Nicola Sanna, con l’assessora alla Programmazione Monica Spanedda, e i sindaci dell’area vasta: Franco Cuccureddu di Castelsardo, Sean Wheeler di Porto Torres, Antonio Diana di Stintino, Giuseppe Morghen di Sorso, Mario Bruno di Alghero e Roberto Desini di Sennori. Quindi, nella sala consiliare assessore regionale e sindaci hanno incontrato i rappresentanti delle associazioni di categoria e della realtà economica del territorio.
«Si tratta di sviluppare su due livelli un documento di lavoro – ha detto il sindaco di Sassari Nicola Sanna – da una parte un protocollo di intesa istituzionale tra il Nord Sardegna e la Regione e dall’altra il bando per lo sviluppo delle iniziative economiche locali. Nelle settimane scorse abbiamo lavorato con i comuni dell’area vasta per recuperare una programmazione nutrita di interventi, alcuni già finanziati, altri incorso e altri ancora devono trovare una copertura. «Oggi – ha aggiunto – faremo una ricognizione e una esposizione di un lavoro che vedrà la Regione come attore principale nel garantire, nell’ambito delle linee di programmazione e di finanziamento, il concretizzarsi di alcune priorità considerate strategiche: l’infrastrutturazione dei trasporti, quindi i servizi e il sostegno alla rete delle imprese. Un lavoro di concertazione, sicuramente utile, necessario a un confronto continuo».
«Quello di oggi – ha detto l’assessore regionale alla Programmazione Raffaele Paci – fa parte di una serie di incontri che stiamo facendo con i territori sulla programmazione territoriale. Abbiamo lanciato nei mesi scorsi l’idea di una programmazione unitaria che deve avere, poi, una programmazione territoriale. Quindi abbiamo lanciato un bando per la manifestazione di interessi, chiedendo di discutere insieme ai territori l’idea di sviluppo che essi hanno. «L’incontro di oggi serve proprio per l’area vasta di Sassari, per ragionare assieme ai sindaci e capire quali sono le priorità di sviluppo, con il coinvolgimento delle imprese. Perché – ha aggiunto ancora – lo sviluppo passa attraverso una ripresa degli investimenti e dell’occupazione. Discuteremo insieme alle istituzioni locali e al partenariato quali sono le linee principali dello sviluppo».
Spazio quindi anche per l’argomento Iti, interventi territoriali integrati, che riguardano da vicino Sassari. «Si tratta di uno strumento specifico – ha aggiunto l’assessore regionale – previsto nella nuova programmazione comunitaria per le tre aree urbane della Sardegna, Cagliari, Olbia e Sassari. Per Sassari si tratta anche di un intervento nel centro storico di carattere sociale e di rivitalizzazione dell’area. Per il Comune di Sassari sono disponibili 15 milioni della nuova programmazione».
«Gli interventi per Sassari – ha ripreso il sindaco Nicola Sanna – riguardano l’area di San Donato e di Porta Sant’Antonio. L’area di San Donato è stata l’unica che nei precedenti cicli di programmazione non aveva potuto utilizzare le risorse, sia per il rifacimento delle reti che per il suo risanamento». Si tratta di opere che riguardano l’ex mercato civico, la realizzazione del percorso museale dei Candelieri, l’aiuto alle imprese per l’insediamento di botteghe artigiani che valorizzino i mestieri. Sono previsti anche una serie di interventi di ristrutturazione di edifici comunali che sono dati alla collettività, quindi di integrazione tra le diverse etnie che abitano quell’area. Sono interventi che – nell’idea progettuale – aiuteranno quell’area della città a rivitalizzarsi e a favorire l’investimento dei privati.
«Ci sono poi gli interventi infrastrutturali per l’area vasta – ha ripreso l’assessore Raffaele Paci – che ammontano a 55 milioni. Un intervento importante che spazia da quelli previsti per le aree industriali a quelli specifici per le bonifiche e per la viabilità. Quindi un intervento importante per un’area che rappresenta un pezzo rilevantissimo dello sviluppo strategico della Sardegna, seconda grande area urbana della nostra isola». Sull’area vasta si è soffermato anche il sindaco Nicola Sanna che ha posto l’accento sull’elemento caratterizzante di questi anni nell’ambito della programmazione territoriale: l’unità dei sette comuni dell’area vasta. «Che ambisce – ha detto –, e ci sono già forti consensi, ad allargarsi sino a un contesto che può arrivare a tutto il Nord Sardegna».