Diffidati 7 comuni sardi: 60 giorni per evitare il commissariamento
Sette i comuni diffidati dall'Assessorato Enti Locali per non aver approvato il PUC entro i tempi consentiti. Nelle prossime settimane saranno firmati decreti analoghi per altre Amministrazioni.
L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha firmato questo pomeriggio sette decreti in attuazione della legge regionale n. 8/2015 (il cosiddetto Piano casa) per annunciare una diffida nei confronti dei Comuni di Cuglieri, Gonnesa, Loiri Porto San Paolo, Pula, Santa Giusta, San Teodoro e Villaputzu, che non hanno completato l’iter di approvazione del Puc in adeguamento al Piano paesaggistico regionale (PPR). Si tratta di un primo gruppo di Amministrazioni comunali colpite dal provvedimento, ma nelle prossime settimane saranno firmati altri decreti analoghi.
I Comuni interessati sono quelli il cui territorio ricade interamente negli ambiti di paesaggio costieri. L’articolo 20, comma 4 ter della legge regionale n. 45/1989 prevede che “in caso di mancato completamento dell’iter di approvazione del Piano urbanistico comunale adottato in adeguamento al Piano paesaggistico regionale (PPR), l’Assessore regionale competente in materia di governo del territorio assegna al Consiglio comunale un termine di tempo non superiore a 60 giorni per provvedere.
Decorso inutilmente tale termine, ove il mancato completamento non sia imputabile a ritardi o inadempimenti di altre Amministrazioni, il Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale adottata su proposta dell’Assessore competente, nomina uno o più commissari che provvedono in via sostitutiva”. I Puc dei sette Comuni citati sono stati trasmessi per lo più non completi degli elaborati richiesti. Ora la Regione chiede di ottemperare alla richiesta di integrazione documentale entro 60 giorni: le verifiche di competenza saranno effettuate dalla Direzione generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia.
“Il decreto di diffida – spiega l’assessore Erriu – non è un provvedimento di ostilità verso le Amministrazioni locali, bensì un richiamo alla necessità di completare percorsi che da troppo tempo non riescono a trovare il punto d’arrivo. Difatti, con l’approvazione della legge regionale n. 8/2015, il Consiglio regionale ha voluto accelerare i procedimenti di adeguamento dei Piani urbanistici comunali al PPR. Rimane salva la possibilità dei sindaci di giustificare gli eventuali ritardi per causa non imputabile alla loro Amministrazione. L’Assessorato resta in ogni caso a disposizione per accompagnare i Comuni nelle fasi di adeguamento dei Puc”.