La Confesercenti regionale attiva un Numero Verde anti-crisi

Dopo il terzo suicidio in Sardegna nel breve arco di soli tre giorni è arrivato il tempo che l’intera isola si mobiliti. E’ la Confesercenti che rompe gli indugi attivando un Numero Verde ‘anti-crisi’ per gli imprenditori in difficoltà Lo ha comunicato il Presidente regionale dell’organizzazione Marco Sulis. E’ impensabile che la vita di una persona valga meno di una cartella esattoriale. “Non siamo la ASL , ma possiamo cercare insieme a chi chiama soluzioni tecniche al problema Parlarne con i nostri esperti può aiutare a trovare concrete vie d’uscita”.I dati in possesso di Confesercenti risalgono al gennaio 2011: l’importo dei soldi da dare e restituire, per circa 70mila partite Iva, era di oltre 4,2 miliardi. Il conto, però è cresciuto. E rispondere è sempre più difficile. “Ci vogliono misure immediate – propone il responsabile provinciale di Cagliari dell’organizzazione, Roberto Bolognese – bisogna azzerare interessi e sanzioni”. Alla mano tesa della Confesercenti si aggiunge l’impegno della Caritas per bocca del parroco di Sant’Eulalia don Marco Lai . “Riscontriamo un disorientamento che cresce perché non ci sono state risposte. Noi ci proviamo con iniziative su microcredito e prestiti della speranza. Abbiamo anche ottenuto dei buoni risultati, ma, nel quadro generale di drammatica difficoltà, tutto questo è insufficiente. Le banche? Spesso a livello locale possono dare poche risposte perché le decisioni vengono prese a livello nazionale”.

La certezza è che il popolo sta prendendo coscienza delle vere difficoltà che coinvolgono un numero sempre più crescente di esercizi commerciali che chiudono, di persone che perdono il lavoro, dell’aumento di disoccupati e inoccupati, Al funerale del piccolo impresario di Orotelli incredulità e sbigottimento per il suicidio di Gonario Piroddi oppresso da un debito con Equitalia. Sarebbe stata questa la motivazione della decisione di farla finita per sempre. I compaesani che lo hanno accompagnato nel suo ultimo viaggio e gli stessi sacerdoti celebranti il rito funebre, hanno fatto riferimenti alle imposte, alle tasse, alle bollette da pagare alle cartelle esattoriali.

Toccanti le parole del parroco don Franco Pala, veramente commoventi quelle del suo predecessore don Ruggero Bettarelli che dall’altare ha lanciato un accorato appello alla difesa della vita e della speranza: “Non è possibile che una cartelle di Equitalia possa valere più della vita di un uomo”.Don Ruggero Bettarelli – fino a pochi mesi fa parroco di Orotelli e attualmente parroco di Galtellì – ha raccontato di aver raccolto, lunedì scorso, lo sfogo di Piroddi che si era recato a fargli visita a Galtellì assieme alla moglie Francesca Murru, (presidente della Associazione cattolica di Orotelli).
“Ciao Gonario, sono venuto per restituirti la visita che mi hai fatto lunedì a Galtellì. Sei venuto con Francesca e mi hai accennato ai tuoi problemi, avevi gli occhi lucidi e forse io non ti ho capito fino in fondo. Mi hai detto che avevi un debito. Io ho cercato di ridimensionare. Non ti ho capito e per questo ti chiedo perdono. Ma il tuo problema era un debito, che poi magari si scopre che non era da pagare”.

13 Aprile 2013