Egas, Paolo Porcu è il primo direttore generale

Arriva all'ente dopo l'esperienza in Medea e dopo 15 anni di gestione acquedotti e concessioni idriche di acque potabili. L'Egas - Ente di governo dell'ambito della Sardegna - vigila e regolamenta sull'esercizio del soggetto affidatario del servizio idrico integrato, Abbanoa.

Paolo Porcu è il primo direttore generale del nuovo organo di gestione dell’Autorità d’ambito della Sardegna. Si completa così il management dell’ente di governo delle acque della Sardegna. La nomina del direttore generale dell’ente, istituito con la legge regionale numero 4 del 4 febbraio 2015, arriva a seguito dell’avviso pubblico, indetto nel giugno scorso e dell’istruttoria sui candidati che avevano espresso la manifestazione d’interesse. Nei giorni scorsi, il Comitato istituzionale d’Ambito, su proposta del presidente dell’Egas Nicola Sanna, ha chiamato a rivestire il ruolo di direttore generale Paolo Porcu, attuale direttore generale dell’azienda distributrice del gas a Sassari, Medea.

Laureato in Ingegneria chimica, sassarese, 62 anni, Paolo Porcu ha ricoperto numerosi incarichi di responsabilità in importanti aziende multiutility del gas e dei servici idrici nazionali e multinazionali in Italia e all’estero. Prima di ritornare a Sassari, nel 2009 con Medea, ha lavorato 15 anni per Italgas in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Marche e Lazio e in diverse altre regioni d’Italia, dove si è occupato anche della gestione di acquedotti e concessioni idriche di acque potabili. Inoltre è anche consulente tecnico del tribunale di Cagliari per l’analisi dei corpi idrici, qualità di acque minerali e problematiche tariffarie.

L’Ente di governo dell’ambito della Sardegna vigila e regolamenta sull’esercizio del soggetto affidatario del servizio idrico integrato, Abbanoa. L’Egas, inoltre, esercita tutte le attività fondamentali concernenti l’attività di approvazione del Piano d’ambito e i suoi aggiornamenti, nel rispetto degli indirizzi di programmazione regionale e dei relativi piani stralcio e tenuto conto delle proposte formulate dalle conferenze territoriali; formula proposte alla Regione per l’individuazione degli interventi necessari a garantire la sostenibilità del sistema anche non previsti nel piano di ambito; l’assunzione delle decisioni relative alle modalità di affidamento del servizio idrico integrato; la scelta del gestore del servizio idrico integrato; l’approvazione e la verifica del programma quadriennale degli interventi e il piano economico-finanziario; l’approvazione della tariffa unica d’ambito nel rispetto degli atti di regolazione dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi); il controllo della gestione del servizio idrico integrato, anche al fine di verificare il rispetto, da parte del gestore, dei livelli qualitativi minimi dei servizi che devono essere garantiti nell’ambito e del rispetto degli standard economici e tariffari stabiliti nella convenzione di gestione.

5 Agosto 2015