Disturbi dell’alimentazione, al via protocollo con Umbria

La Regione ha avviato una nuova programmazione che prevede un processo di revisione assistenziale, grazie anche al supporto della Commissione regionale Salute mentale

“Anoressia, bulimia e disturbi del comportamento alimentare incontrollati sono diventati anche in Sardegna una vera emergenza sanitaria”. A dirlo è l’assessore della Sanità Luigi Arru che, per combattere la rapida diffusione del fenomeno specie tra le fasce più giovani della popolazione, ha presentato un protocollo d’intesa con la Regione Umbria approvato dalla Giunta, considerata centro “pilota” dal Ministero della Salute. L’interesse della Sardegna alla collaborazione con l’Umbria nasce dall’esigenza di implementare un modello organizzativo nell’isola che preveda la costituzione di una rete ospedale – territorio che assicuri una diagnosi precoce per la cura delle persone con disturbi alimentari.

“Gli obiettivi del Protocollo d’intesa – ha proseguito il titolare della Sanità – sono quelli di definire un percorso diagnostico – terapeutico – riabilitativo in grado di dare risposte adeguate nel territorio isolano, e l’individuazione di figure professionali che si occupino, a vario titolo, delle cure dei pazienti con disturbi alimentari. Il modello organizzativo richiede la formazione del personale medico, e l’integrazione tra le strutture e le varie competenze professionali: psichiatri, psicologi, nutrizionisti, endocrinologi, pediatri e neuropsichiatri”.

La Regione ha avviato una nuova programmazione che prevede un processo di revisione assistenziale, grazie anche al supporto della Commissione regionale Salute mentale. “E’ stato elaborato un documento – ha precisato l’assessore Arru – ‘Programmazione nel settore della Salute mentale per gli anni 2015-2016’ per delineare percorsi diagnostici integrati a favore delle persone fragili e interventi specifici e continuativi in età infantile, adolescenza e adulta. A tal proposito si è reso necessario attivare equipe funzionali multidisciplinari e l’accesso a interventi in day hospital e ricovero. La Regione ha già deliberato il fabbisogno di posti letto per 15 pazienti al giorno per il nord Sardegna e 15 per il sud”.

8 Agosto 2015