Uccide la compagna a colpi di machete sotto gli occhi delle figlie di 7 e 8 anni

John Dee Weter Jr. non ha avuto pietà nemmeno davanti agli occhio spaventati delle due piccole di 7 e 8 anni. Ha continuato a a infierire sul corpo della loro mamma – Michelle Becker, 33 anni – anche dopo che questa era ormai morta. La tragedia si è consumata giovedì nella loro abitazione in Texas, a New Caney. La coppia avrebbe iniziato a litigare per futili motivi. Secondo quanto riferito dalla piccole il motivo del contendere sarebbe la decisione della donna di andare a fare shopping mentre l’uomo avrebbe voluto passare una serata fuori. Le grida si sono fatte sempre più forti finché John non ha preso il machete e si è lanciato verso la donna. Le bimbe hanno provato a fermarlo ma scacciate sono corse fuori casa per chiedere aiuto.

La vicina – Meagan Klingbeil – ha udito le grida delle bimbe ed è corsa verso di loro, entrata in casa ha trovato Michelle in un lago di sangue mentre John era scappato su una Kia bianca. La donna ha chiamato il 911 e ha cercato di “Fermare l’emorragia” ma prima “Ho messo musica country in casa per le bambine in modo che non sentissero le sirene”. I soccorsi sono prontamente intervenuti e hanno condotto Michelle al locale Kingwood Hospital ma per lei non c’è stato nulla da fare.

Le forze dell’ordine hanno iniziato una caccia all’uomo che è terminata poco dopo quando John Dee Weter Jr. è stato visto e arrestato in un negozio poco distante. Alla vista degli agenti l’uomo ha alzato le mani e si arreso. Nel bagagliaio della sua auto il machete ancora sporco di sangue. Per lui l’accusa è di omicidio.

La vicina – in un’intervista alla televisione americana Abs – ha riferito: “Non posso ancora credere a quanto è successo. È troppo triste. Questa famiglia si era trasferita qui da appena due settimane. Non la conoscevo molto, ma le due bambine sono adorabili, somigliano in maniera incredibile alla loro mamma. Quell’uomo ha ucciso tre persone. Ha ucciso una donna e due bambine”. Ore le figlie di Michelle sono in affido presso il  Child Protective Services, il servizio che si occupa dei bambini rimasti senza genitori o che vivono in situazioni di indigenza.

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