È festa in carcere per il Candeliere di San Sebastiano
Ieri mattina il sindaco Nicola Sanna ha partecipato all'importante appuntamento che si svolge tra le mura dell'istituto di pena.
Lo hanno fatto ballare al suono del tamburo, hanno fatto l’inchino di reverenza al simulacro della Madonna sulle note dell’Ave Maria e danzato sotto l’attenta guida di chi, in questi giorni di grande concitazione, ha insegnato loro passi e movimenti. Il Candeliere di “San Sebastiano”, questa mattina, ha danzato ancora una volta dentro le mura del nuovo carcere di Bancali, sotto gli occhi attenti di un pubblico speciale che ha colto, in quei preziosi minuti, tutte le emozioni della vera Faradda. E per gli otto portatori è stata una grande soddisfazione e una gioia enorme portare quel peso, quasi fosse, anche per loro, l’occasione di sciogliere un voto.
«Vogliamo farvi sentire quanto siamo vicini a voi – ha detto il primo cittadino Nicola Sanna intervenuto all’immancabile appuntamento del Candeliere dei detenuti – al vostro percorso di recupero e di riscatto. Questa è una iniziativa bellissima che richiama l’abbraccio della città che, adesso, è lontana soltanto per la distanza».
A fare gli onori di casa è stata la direttrice del carcere Patrizia Incollu che ha ringraziato quanti si sono adoperati per la riuscita dalla manifestazione tra le mura dell’istituto di pena. Il presidente dell’Intergremio Salvatore Spada ha quindi dato la disponibilità dell’associazione che rappresenta per insegnare ai detenuti come costruire un nuovo candeliere.
«Ricordiamoci che i candelieri scendono per sciogliere un voto alla Vergine Assunta – ha detto l’arcivescovo di Sassari padre Paolo Atzei – e allora il mio per voi può essere un piccolo augurio, quello di portare il candeliere a Santa Maria dopo ferragosto. Dite alla Madonna che anche voi volete sciogliere il voto e lei vi assisterà per farvi mantenere la promessa».
Intanto, domani il Candeliere di San Sebastiano sarà portato in piazza del Comune, dove potrà ballare in occasione della consegna dei premi dei Candelieri d’oro, d’argento, di bronzo e d’oro speciale. Don Gaetano Galia, quindi, ha ringraziato anche gli stessi ragazzi e lodato il loro impegno, oltre quello dei volontari dei gremi dei Sarti e dei Muratori.
Prima dei saluti, il primo cittadino ha voluto donare un libro alla biblioteca del carcere: “Enrico Costa, lo scrittore e la sua città”, scritto da Manlio Brigaglia e Simonetta Castia. Ad animare l’incontro, presentato da Ugo Niedda, ci ha pensato il cantante Giuseppe Manca con le sue canzoni in sassarese, Li Candareri e Faccia di trudda. All’incontro erano presenti anche gli assessori della giunta comunale, alcuni consiglieri comunali, il prefetto di Sassari Pietro Giardina, il questore Pasquale Errico e numerose autorità militari e civili. .