Litigano per strada, poi cerca di cavargli gli occhi

La feroce e scomposta reazione di un uomo poteva avere conseguenze molto più gravi.

Distacco dell’epitelio corneale e schiacciamento del bulbo oculare. Questo il risultato di un aggressione che Davide, infermiere di 43 anni di Sassari, ha subito dopo un diverbio cominciato per strada. «Guidavo il mio scooter sul ponte nuovo a doppia corsia – spiega a La Nuova – anche quell’uomo saliva nella stessa mia direzione, era in auto. Ci siamo fermati entrambi prima di immetterci nella rotatoria perché stava passando una macchina, io ero fermo nella corsia di destra e lui in quella di sinistra. Poi siamo ripartiti e a quel punto lui si è buttato nella mia corsia senza guardare stringendomi al limite verso la cunetta. Gli ho suonato il clacson della moto ma non ha gradito, dal finestrino mi ha urlato contro. Gli ho risposto alterato, considerato che aveva torto marcio e allora si è fermato al semaforo e poi è sceso dalla macchina».

«È venuto verso di me – continua – e spingeva la sua testa contro il mio casco mentre tentavo di respingerlo dicendogli che mi aveva tagliato la strada. Ma diventava sempre più aggressivo e a quel punto gli ho dato una spinta per allontanarlo». «Mi ha preso per la gola e mi ha infilato le dita negli occhi. Mai avrei immaginato che una persona potesse essere capace di tanta violenza. A quel punto ero inerme, non vedevo più nulla. Lo supplicavo di smetterla, gli gridavo di fermarsi e lui continuava a urlare: “Adesso ti ammazzo, ti cavo gli occhi”. Poi mi ha spinto all’indietro contro un portone, non capivo, non vedevo e mi ha dato due pugni in faccia e allo stomaco. Alcune persone hanno gridato, gli dicevano di fermarsi, ma lui continuava a dire che voleva ammazzarmi, alla fine sono per fortuna riusciti ad allontanarlo».

Redazione, 13 Agosto 2015