Il Museo della Città non può ancora aprire
I tempi per l’apertura del Museo della Città sono inevitabilmente lunghi e non si tratta di apporre una semplice firma come sostenuto dai consiglieri Tedde, Pais Ballarini e Martinelli. C’è da restare allibiti dal pressapochismo con cui viene lasciato intendere che tutto è pronto per l’apertura della struttura dell’ex Carceretto. Il Museo della Città si porta dietro lacune e problemi strutturali che oggi si pagano e che l’Amministrazione si è fatta carico di risolvere. A causa di problemi al tetto dell’immobile verificatisi subito dopo la conclusione delle opere di restauro chiuse nel 2005, già dal 2007 si manifestavano infiltrazioni di acqua piovana. Con maggiore gravità, le infiltrazioni sono diventate sempre più copiose in occasione delle precipitazioni più forti causando nel corso degli anni danni serissimi all’interno della struttura.
Più volte, l’Amministrazione Tedde in quegli anni fu sollecitata dagli uffici ad intervenire, anche perché successivamente, nel 2009, l’acqua piovana allagava le sale espositive dove erano in corso le opere di allestimento. Una situazione grave che non è stata mai risolta in passato, nonostante i solleciti del 2007, 2008, 2009 e del 2011 e che oggi mostra i suoi effetti: pannellature espositive intaccate irreversibilmente, sistema di illuminazione danneggiato, umido e muffa. Va anche ricordato che nonostante gli allarmi lanciati dagli addetti ai lavori in merito al pericolo rappresentato dalle infiltrazioni sugli allestimenti espositivi, la Giunta Tedde non tenne conto del pericolo decidendo di procedere comunque alle operazioni di allestimento.
Oggi l’Amministrazione in carica si trova obbligata ad intervenire in modo urgente e radicale utilizzando i denari dei contribuenti per rimediare ad un problema che se avesse avuto la necessaria considerazione in passato sarebbe già risolto ed oggi, magari, il Museo sarebbe già aperto. E’ necessario intervenire per riparare delle falde del tetto compromesse e sostituire le pannellature danneggiate, attraverso un intervento che preannuncia la spendita di consistenti risorse economiche. Solo dopo questo intervento si potrà dire che il Museo della Città, che per ora fa acqua da tutte le parti, è pronto per l’apertura.