Morpheus.ing, la musica elettronica trova casa a Porto Torres
Da venerdì il primo festival di musica contemporanea e arte sperimentale con autori nazionali
Un nuovo filone culturale che potrebbe diventare caratterizzante nell’estate di Porto Torres. È uno degli obiettivi degli organizzatori della rassegna “M.Orpheus.ing”, in programma in città dal 4 al 9 settembre. Il festival vedrà impegnati gli artisti della musica elettronica, abbinata anche a forme di arte sperimentale. La manifestazione è stata presentata questa mattina nella sala conferenze del Palazzo del Marchese.
«Si tratta di una novità per la nostra città. L’impegno e l’entusiasmo degli organizzatori ci hanno convinti a patrocinare un evento con cui si vuole portare davanti al pubblico un genere ancora poco conosciuto, ma a cui si dedicano tanti musicisti», ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Antonella Palmas. Alla rassegna parteciperanno diversi artisti che stanno calcando i palchi nazionali. Dai Mowman a Vincenzo Vasi e Valeria Sturba, dai Qoelet a Piero Bittolo Bon. E ancora: Marta Raviglia, Tony Cattano e Andrea Colombu. Concerti e performance che toccheranno alcuni dei luoghi più suggestivi della città: l’Atrio Comita della Basilica di San Gavino, vicolo Turreni, il Palazzo del Marchese e la litoranea di Balai nell’area del chiosco “Trittico di mare”.
«L’idea è nata da una chiacchierata fra amici – ha sottolineato Don Michele Murgia, uno degli organizzatori – e ci siamo accorti che a Porto Torres esiste una cultura della musica contemporanea. Abbiamo voluto offrire uno spazio che non esisteva, con la speranza che diventi motivo di attrazione anche nel panorama degli eventi estivi regionali, come accade per altre rassegne dedicate a un unico genere musicale». Manuel Attanasio ha aggiunto che «c’è un importante bacino di utenza per la musica contemporanea. Molti musicisti che suoneranno a Porto Torres hanno collaborato con artisti di fama: Vasi e Sturba, ad esempio, hanno avuto esperienze con Vinicio Capossela. In questi giorni vedremo utilizzare strumenti particolari come il theremin, uno degli strumenti elettronici più antichi, il sax sperimentale, performance con proiezioni video e arti grafiche».
«Il festival si chiama M.orpheus.ing, perche la “M” è la lettera iniziale dei nostri tre nomi – ha affermato Marco Pireddu – mentre Orfeo è il mito dell’artista per eccellenza, colui che è capace di incantare con la sua musica e che è raffigurato splendidamente in un mosaico presente nella nostra area archeologica e in un sarcofago della cripta della Basilica di San Gavino. Morpheus è inteso anche in senso di morphing, un trasformazione alla ricerca di novità». «Per noi collaborare a questo evento è stato un piacere – ha aggiunto Federico Marras, responsabile dell’associazione Heliogabalus – soprattutto in un momento di difficoltà economiche, dove è fondamentale l’aiuto tra gli operatori culturali».
Gli appuntamenti inizieranno alle ore 22. Il 4 settembre nell’atrio Comita della Basilica di San Gavino si esibiranno i Mowman con i Qoelet Project; il 5 settembre Vincenzo Vasi e Valeria Sturba proporranno l’anteprime del lavoro “Ooopopoiooo” al Trittico di mare (litoranea di Balai); i due musicisti si esibiranno anche il 6 settembre nel vicolo Turreni; il 7 settembre sarà inaugurata nel Palazzo del Marchese la mostra di Andrea Colombu, aperta sino al 21 settembre, dalle 10 alle 21. Nello stesso giorno, sempre nel Palazzo del Marchese, dalle ore 20, si esibirà Il sassofonista Piero Bittolo Bon in “Spelunker”; l’8 settembre, nel vicolo Turreni, Marta Raviglia e Tony Cattano propongono “Vocione”; chiusura il 9 settembre al Trittico di mare con Piero Bittolo Bon & Mowman.