Bollettini pazzi SE.CA.L: banchetto di ascolto M5S
Venerdì 11 settembre, davanti alle sede della società di riscossione in via Marconi, il Movimento 5 Stelle di Alghero sarà presente con un banchetto di ascolto delle problematiche e del disagio procurato ai cittadini dall’emissione dei cosidetti "bollettini pazzi SE.CA.L". «Sarà un’occasione per dare voce alla cittadinanza».
Il giorno venerdì 11, dalle ore 10 alle ore 13, davanti alle sede della società di riscossione in via Marconi, il Movimento 5 Stelle di Alghero sarà presente con un banchetto di ascolto delle problematiche e del disagio procurato ai cittadini dall’emissione dei cosidetti “bollettini pazzi SE.CA.L”. Presso il banchetto proseguirà anche la raccolta di firme per la “marea gialla”. «In questi giorni è ripreso il calvario dei 12.000 algheresi che a luglio si sono visti recapitare bollettini inerenti la richiesta di pagare le tasse Tarsu, anche relative al 2009, già pagate o pagate con ritardo di uno o due giorni» – spiegano i grillini.
«Sarà un’occasione per dare voce alla cittadinanza. Sentiremo il cittadino che avrà magari chiesto un giorno di permesso lavorativo e attenderà il suo turno in fila per due o anche tre ore; l’autonomo che rinuncerà a mezza giornata di lavoro, e di incasso, per dimostrare, grazie alla ricevuta di pagamento provvidenzialmente conservata da 4 anni, di essere stato un contribuente onesto; la casalinga che lascerà i bambini ai nonni o alla vicina di casa per chiedere ragguagli; il pensionato che vista la magra pensione percepita, vivendo con apprensione la ricezione di qualunque bollettino da pagare, figurarsi di quelli già pagati, aspetterà con fatica ed ansia il suo turno in fila» – si legge in una nota del Movimento Pentastellato.
«Cercheremo quindi di capire come sia possibile che vengano emessi 12.000 simili bollettini, di chi sia la responsabilità e se e come sia possibile rifondere in qualche modo il disagio procurato alla cittadinanza coinvolta, oltre alle spese per le raccomandate postali inutilmente inviate. Sembrerebbe, il condizionale è d’obbligo visto che l’ipotesi ha del farsesco, che siano “spariti” i conti relativi agli anni 2009 e 2010. Siamo convinti che la sanzione, – continuano i rappresentanti del movimento – qualora dovuta, debba aver valenza di mera deterrenza e non di odiosa ed iniqua gabella orientata al fare cassa per soddisfare esigenze di bilancio; meno che mai se l’incasso è legato alla possibilità che l’onesto contribuente non abbia conservato la ricevuta di versamenti effettuati molti anni addietro».
«Non osiamo immaginare cosa succederebbe, stante episodi simili, se SE.CA.L. disponesse della agognata riscossione coattiva, alla stregua di Equitalia. La preoccupazione è grande e non contribuiscono certo ad alleviarla le promesse di condono, non mantenute, per le more causate da ritardi nel pagamento di uno, due o tre giorni» concludono.