Primo giorno di lezioni, Firino: «ecco i progetti per la nuova scuola»
«I progetti messi in campo dalla Regione - ha detto l’assessore alla Pubblica istruzione Claudia Firino - sono frutto di iniziative condivise per mesi tra i vari rappresentanti delle istituzioni e il mondo della scuola. Sarà possibile vedere i primi risultati già dal secondo quadrimestre dell’anno scolastico appena avviato. Partiranno i bandi per il miglioramento delle competenze degli studenti, con l’inserimento di insegnanti aggiuntivi».
Ha scelto simbolicamente la scuola elementare, intitolata a Amerigo Demurtas e la media ad Antonio Melis di Jerzu, l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, per portare questa mattina il suo saluto agli studenti, e l’augurio di un sereno inizio di anno scolastico. «L’anno scorso, a seguito dei miei auguri per l’inizio della scuola agli studenti – ha detto l’assessore Firino – ho ricevuto una bellissima lettera dalla quinta elementare, oggi classe della prima media di Jerzu. Mi ero ripromessa di andare a trovarli per conoscerli e oggi era l’occasione più giusta e simbolica, per portare un saluto anche alle scuole dell’interno. Nel pomeriggio invece sarò alla scuola elementare di Elmas».
I progetti didattici. La visita nelle scuole è stata l’occasione, non solo per salutare alunni e insegnanti, ma anche per ricordare le politiche della Giunta regionale sull’istruzione: dalla lotta alla dispersione scolastica, al miglioramento dell’offerta formativa, passando per la riqualificazione degli edifici e alla correlazione tra progetto architettonico e didattico.
«I progetti messi in campo dalla Regione – ha detto l’esponente dell’Esecutivo – sono frutto di iniziative condivise per mesi tra i vari rappresentanti delle istituzioni e il mondo della scuola. Sarà possibile vedere i primi risultati già dal secondo quadrimestre dell’anno scolastico appena avviato. Partiranno i bandi per il miglioramento delle competenze degli studenti, con l’inserimento di insegnanti aggiuntivi. Inoltre saranno realizzate quelle che abbiamo chiamato “Scuole aperte”, per consentire ai ragazzi di partecipare a laboratori sperimentali e portare tra i banchi innovazione e informatica».
Tra le novità della “nuova scuola”, la titolare della Pubblica Istruzione ha ricordato esserci la formazione dei docenti alla didattica digitale. «Gli insegnanti saranno formati non solo per imparare l’uso di uno strumento, ma per creare contenuti didattici in forma digitale, all’interno di laboratori pensati e sviluppati in base alle esigenze di ogni classe e istituto, e trasferire le competenze ai propri studenti”.
«La scuola è il luogo della democrazia per eccellenza – ha concluso l’assessore – e deve essere quanto più inclusiva e combattere qualsiasi tipo di discriminazione. Anche per questo motivo abbiamo aperto un dialogo per una collaborazione con l’ordine degli psicologi che fornirà supporto agli studenti, con professionisti scelti, sia di tipo collettivo che individuale. Così facendo, ogni alunno, anche quelli con problematiche e disagi più o meno spiccati ed evidenti, avranno la possibilità di stare alla pari con gli altri compagni».