«Sono stata violentata»: i genitori trovano il colpevole e si fanno giustizia da soli

Una ragazza di 14 anni ha confessato di essere stata stuprata da un 17enne il giorno prima di sottoporsi a una visita ginecologica. "Mamma se il medico non mi troverà più vergine è perché sono stata violentata".

Lei si chiama Simona (nome di fantasia), ha 14 anni e qualche giorno fa sua madre l’ha avvisata che l’indomani sarebbe stata portata dal ginecologo per una normale visita di controllo. Una notizia che normalmente non avrebbe destato nessuna particolare reazione si è trasformata però in un vero e proprio dramma. Simona è infatti scoppiata a piangere ed ha cominciato a scusarsi con i genitori, fino a dire: “Mamma se il medico non mi troverà più vergine è perché sono stata violentata”. La ragazza aveva custodito quel segreto per settimane, covando una rabbia che non poteva sfogare in nessun modo ma che è stata costretta ad esprimere davanti alla madre.

L’affermazione di Simona ha gettato nel panico tutta la sua famiglia, che abita in un paese Valpolcevera, in provincia di Genova. Come spiega Il Secolo XIX, il padre e la madre della giovane hanno tentato di calmarla e le hanno chiesto come fosse accaduto e quando fosse stata stuprata, poi hanno letteralmente perso il lume della ragione: si sono fatti dire il nome del ragazzo che aveva abusato di lei ed hanno deciso di farsi giustizia da soli, senza passare per una denuncia ma dando letteralmente la caccia al responsabile della violenza sessuale.

Il padre e la madre della ragazza sono arrivati a ingaggiare un “sicario”, ovvero un loro amico di famiglia che si è offerto di partecipare alle ricerche e alla successiva vendetta, che non è tardata ad arrivare. Il responsabile dello stupro era un ragazzo di 17 anni, amico della loro figlia, che è stato trovato di fronte a un bar e malmenato con calci e pugni. Il giovane ha denunciato l’accaduto.

Nella foto: immagine d’archivio

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8 Ottobre 2015