Come cambia il mestiere di pescatore: incontro a La Maddalena

Il Gruppo di Azione Costiera del nord Sardegna, a La Maddalena, ha promosso un evento-incontro per la comunicazione dei risultati del Piano di Sviluppo Locale “Pesca e sviluppo sostenibile nel Nord Sardegna"

La filiera della pesca, per rafforzare al sua posizione e crescere, ha necessità della collaborazione di numerosi attori, che collaborino nell’individuazione delle linee strategiche di sviluppo. Questo il motivo per cui il Gruppo di Azione Costiera del nord Sardegna, a La Maddalena, ha promosso un evento-incontro per la comunicazione dei risultati del Piano di Sviluppo Locale “Pesca e sviluppo sostenibile nel Nord Sardegna” Azione 4.5.1 bis “Comunicazione e partecipazione dei beneficiari alle attività del Piano: accelerazione e chiusura del PSL…verso il FEAMP”, con un occhio al futuro, per analizzare gli scenari del settore.

All’incontro hanno partecipato gli amministratori del Comune de La Maddalena, pescatori, ristoratori, e rappresentanti del Parco Nazionale, insieme al Presidente del GAC, Benedetto Sechi, e al Direttore, Silvia Solinas.
Presidente e Direttore hanno presentato il Gruppo d’Azione Costiera, delineando la sua missione in termini di sviluppo di azioni collettive con ricadute sull’intera filiera economica e che hanno già avuto importanti risultati, e ha puntato l’attenzione sulla rilevanza della diversificazione della pesca per lo sviluppo economico del settore. Obiettivi tracciati attraverso i risultati delle azioni del Piano di Sviluppo Locale, che ha puntato su comunicazione, consumo consapevole, tracciabilità dei prodotti, diversificazione delle attività, trasformazione, formazione dei pescatori, scambio e relazioni con altri territori, valorizzazione delle aree costiere e lagunari.

Sotto il profilo operativo, nel corso della riunione, condotta col metodo del Focus Group, i partecipanti hanno esposto la necessità di una diversificazione e di una diversa presa di coscienza del mestiere del pescatore, visto quest’ultimo anche nella direzione dell’educazione ambientale e alimentare, e rivolto all’ittiturismo e alla ristorazione. Tra i numerosi spunti di riflessione emersi durante il confronto, la necessità di una maggiore collaborazione fra pescatori per la creazione di una organizzazione che crei e supporti la vendita diretta del pescato, ma anche una collaborazione continua con scuole e strutture turistiche, per individuare la figura del pescatore come quella di un soggetto attivo nelle dinamiche formative e divulgative.

11 Ottobre 2015