Litigio fra nigeriani degenera in tentato omicidio

L'intemperanza del padrone di casa pare fosse dovuta al fatto che l'ospite non prendesse in considerazione l'invito a lasciare l'appartamento.

Un nigeriano di 29 anni viveva ospite nella casa di un connazionale 36enne a Capoterra. Il soggiorno durava ormai da troppo tempo e col passare dei giorni i rapporti fra i due procedevano sul filo del nervosismo e delle discussioni quotidiane. L’intemperanza del padrone di casa pare fosse dovuta al fatto che l’ospite, accolto solo per breve periodo, non prendesse assolutamente in considerazione l’invito del connazionale 36enne di lasciare l’appartamento.

Stamane i due si erano lasciati, con il reiterato invito: “Te ne devi andare”. Una volta uscito l’ospite, il titolare dell’affitto si è adoperato per sostituire la serratura d’ingresso e a depositare nel pianerottolo tutto ciò che apparteneva allo sfrattato. Al rientro in casa l’ospite ha fatto fuoco e fiamme per riuscire ad entrare.

Dopo essere  riuscito nell’intento è ripresa una feroce discussione che in breve tempo è degenerata. Il nigeriano sfrattato si è armato di cacciavite per infilzare il connazionale inospitale in pieno collo e darsi alla fuga.

I carabinieri, avvertiti dai vicini di di casa, sono in breve tempo riusciti a fermare il mancato omicida. La vittima si trova ricoverato in prognosi riservata.

14 Ottobre 2015