Peste suina: sequestrati e distrutti 8 suinetti macellati clandestinamente

Comminate sanzioni amministrative a 5 allevatori e irrogate prescrizioni ad altri 283 per mancato rispetto delle norme sull'anagrafe degli animali, sui requisiti di biosicurezza e sui parametri produttivi e riproduttivi

Si intensificano controlli della ASL di Sassari per il contrasto al Virus della Peste Suina. I Veterinari del Dipartimento di Prevenzione della Azienda Sanitaria Locale nei giorni scorsi hanno sequestrato e distrutto 8 suinetti macellati clandestinamente in un’azienda di Sassari.

L’allevatore è stato colto in flagrante mentre macellava i suini senza alcun controllo sanitario. Il personale del Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti, accertata la violazione della norma in materia di sicurezza alimentare, ha provveduto al sequestro e alla distruzione degli otto capi appena macellati illegalmente. All’allevatore è stata anche comminata la prevista sanzione amministrativa.

Nell’ambito dell’ attività di controllo e prevenzione richieste dalla Unità di Progetto Regionale per la lotta alla Peste Suina Africana in Sardegna, i Servizi Veterinari della ASL di Sassari hanno compessivamente comminato sanzioni amministrative a 5 allevatori e irrogate prescrizioni ad altri 283 per mancato rispetto delle norme sull’anagrafe degli animali, sui requisiti di biosicurezza e sui parametri produttivi e riproduttivi.
Dal 1 gennaio al 30 settembre 2015 sono stati macellati per consumo familiare 3.076 suini adulti e 6.284 suinetti.
Nelle aziende zootecniche il Servizio veterinario di sanità animale della Asl di Sassari nel corso del 2015 ha complessivamente effettuato 1.842 sopralluoghi su oltre 3.400 aziende presenti nel territorio di competenza.
Sono in corso e saranno intensificati anche i previsti controlli nei ristoranti e negli agriturismo. Inoltre, nell’ambito dell’attività di vigilanza presso il porto di Porto Torres e l’aeroporto di Alghero, il Servizio Veterinario ha sequestrato oltre 70 Kg di carni suine e prodotti a base di carne suina privi del bollo ovale comunitario che ne consente l’esportazione al di fuori dei confini regionali.

“Naturalmente non si vuole criminalizzare nessuno” spiega il Direttore del Dipartimento di Prevenzione Franco Sgarangella, “ma in un comparto ostaggio di pochi irresponsabili e per rispetto della gran parte degli operatori del settore che invece operano correttamente e secondo le regole, è doveroso un atteggiamento rigoroso da parte di tutti coloro che sono chiamati a questa imponente azione di contrasto.”

L’appello ai consumatori è quello di non acquistare fuori dal mercato ufficiale né carni fresche né insaccati di suino o cinghiale che potrebbero nascondere insidie sulla sicurezza alimentare.
” I controlli sanitari sulle carni suine è fondamentale non solo per la problematica della peste suina ma anche per la prevenzione di alcuni patogeni trasmissibili all’uomo con il consumo di carni non controllate, quali la trichinella, salmonellosi,tubercolosi,leptospirosi ect…” conclude Sgarangella.

24 Ottobre 2015