Il free messaging ha superato gli sms a pagamento e raddoppierà nel 2013
E’ nata nel 2009 e in giro di poco più di tre anni si candida a rottamare gli sms e mettere in crisi il business mondiale della telefonia mobile. Stiamo parlando di WhatsApp, l’applicazione di messaggistica multi piattaforma inventata da Jan Koum e Brian Acton che offre la possibilità di scambiare messaggi con i propri contatti che, a loro volta, avranno scaricato sul proprio dispositivo telefonico la medesima applicazione. Fin qui normale evoluzione del mercato, se non fosse per l’avvertimento lanciato nei giorni scorsi dalla commissaria europea per le telecomunicazioni, Neelie Kroes che ha messo in guardia le compagnie telefoniche dalla fine del monopolio degli sms e quindi dalla fine del tempo delle vacche grasse per le aziende che fino ad ora hanno incassato moltissimo dalla messaggistica testuale e dagli MMS.
Il dato allarmante è quello dello 2012 che vede i messaggi gratuiti, quelli scambiati con applicazioni come WhatsApp, arrivato a 19,1 miliardi di SMS contro i 17,6 miliardi di quelli a pagamento. Il trend per l’anno in corso vede una proiezione che molto probabilmente registrerà l’uso pesante di WhatsApp in modo da doppiare gli SMS a pagamento e un’inevitabile crisi della messaggistica a pagamento. Le compagnie telefoniche devono correre ai ripari se non vogliono essere fagocitate dalle applicazioni free messaging e perdere quei 120 miliardi di dollari l’anno che sono il valore totale del settore. Intanto WhatsApp cpntinua a crescere e registra un incremento quotidiano di nuovi utenti in tutto il mondo tra i possessori di smartphone come iPhone, Android, BlackBerry, Windows Phone e Nokia, e ci sarebbe già lo suqlo Facebook che potrebbe accingersi ad acquistare l’applicazione più chiacchierata e utilizzata del momento.