«Deiana contrario al low cost e allo sviluppo dell’aeroporto»

Il consigliere regionale Marco Tedde interviene sulla delicata fase dei rapporti della Regione col vettore irlandese e attacca il Sindaco di Alghero: «oggi critica la legge regionale che tentò di incentivare il low cost, ma in sede di votazione in aula nel marzo del 2010 si astenne in modo pilatesco».

«La concreta possibilità che Ryanair annulli dieci rotte praticate sull’aeroporto di Alghero e che si possa anche arrivare ad un disimpegno totale su Alghero del vettore low cost impone precise e incisive reazioni da parte del Governo sardo.» E’ il consigliere regionale del territorio ed ex sindaco di Alghero Marco Tedde ad occuparsi della delicata fase dei rapporti della Regione col vettore irlandese (LEGGI). «Si ripropone la vicenda del 2009, allorché Ryanair decise di smobilitare da Alghero. Allora, nella mia veste di sindaco, mi fiondai nell’arco di ventiquattr’ore a Dublino col Presidente Cappellacci per incontrare l’Amministratore delegato Michael Cawley. Era l’8 di ottobre».

«La crisi rientrò e Ryanair recuperò con la Regione un rapporto che si era incrinato anche a causa di alcune incomprensioni e dichiarazioni inopportune o male interpretate. Oggi, di fatto, – prosegue il consigliere regionale azzurro – si ripropongono problemi analoghi a quelli del 2009, ma coll’attuale sindaco Bruno che come suo solito in una posizione di “surplace” si trastulla e sproloquia inondando l’etere di messaggi contradditori, poco degni di nota, che contrabbandano un inesistente attivismo, e con l’Assessore Deiana che in una situazione così delicata predilige la clava al fioretto».

Secondo l’ex sindaco di Alghero «Il bizzarro atteggiamento di Bruno, che simula interlocuzioni con Enac che, però, non ha poteri in proposito, non sorprende vista la sua delicata deriva politica e non solo. Peraltro oggi egli critica la legge regionale 10 del 2010 – (LEGGI) –  che tentò di incentivare il low cost, ma in sede di votazione in aula nel marzo del 2010 si astenne in modo pilatesco. Sorprende, invece, – secondo Tedde – l’Assessore Deiana che è bene che dismetta l’abito del duellante e abbandoni le inutili dichiarazioni di sfida quali “non mi farò tirare la giacchetta” o “non ci possono tirare il collo”. E’ vero che la regolazione comunitaria sugli incentivi ai vettori è oggi mutata e che gli orientamenti del 2005 sono stati soppiantati dalle nuove linee guida del 2014. Ma è altrettanto vero che all’interno delle nuove linee guida vi sono alcuni principi interessanti che vale la pena di esplorare. Ma insieme a Ryanair. Nel senso che piuttosto che duellare a distanza occorre – sottolinea Tedde – che Pigliaru e Deiana incontrino i vertici Ryanair e disegnino insieme un orizzonte per lo sviluppo del low cost nello scalo di Alghero».

«Ma deve essere fatto “ad horas”, oggi, perché domani – segnala il consigliere regionale – rischia di essere troppo tardi. Registriamo che al di là della fattispecie concreta complessivamente l’atteggiamento del Prof. Deiana preoccupa non poco perché appare ostile non solo al low cost ma anche all’aeroporto di Alghero. E’ ancora “calda” la sua incredibile proposta della navetta dei cieli limitata all’aeroporto di Cagliari, quasi che il “gap” dell’insularità si possa superare privilegiando l’una o l’altra zona dell’isola. Così come è recente la sua lite con Soru sulla continuità territoriale aerea sugli scali minori, che nelle dichiarazioni programmatiche del Presidente Pigliaru sarebbe dovuta essere oggetto di “un confronto con le realtà locali, gli aeroporti, gli operatori turistici, le compagnie aeree per verificare l’esigenza di modificare o integrare il sistema di CT2 ipotizzato, rendendolo coerente con i nuovi scenari del traffico aereo ed in particolare del traffico low cost».

«Nulla di tutto ciò è accaduto. Arrivati a questo punto è indispensabile – evidenzia l’ex sindaco di Alghero – che il Presidente Pigliaru segua meno distrattamente queste vicende che se mal gestite rischiano di provocare danni irreparabili all’economia del sassarese, già prostrata da una gravissima crisi economica aggravata dalle pesanti distrazioni della Giunta sulla chimica verde e con una prospettiva di ripresa grigia. Situazione resa ancor più pesante – chiude Tedde – dal fatto che secondo Pigliaru Sassari non può rivestire il ruolo di città metropolitana che darebbe al suo territorio la possibilità di captare risorse e utilizzare efficaci strumenti di crescita».

Redazione, 23 Novembre 2015