Il Rotary Club di Alghero presenta l’ultima opera di Enrico Valsecchi
Venerdì 18 dicembre alle 18, presso la Torre di San Giovanni in largo San Francesco, verrà presentato il libro “In Sardegna dalla Guerra di Libia 1911-1912 a Vittorio Veneto”
Venerdì 18 Dicembre 2015, alle ore 18, presso la Torre di San Giovanni in largo San Francesco, il Rotary Club di Alghero presenterà il nuovo libro di Enrico Valsecchi intitolato “In Sardegna dalla Guerra di Libia 1911-1912 a Vittorio Veneto”. Il volume, edito dal Club, include in appendice, per cortese autorizzazione degli eredi, foto inedite del fronte italo austriaco dell’archivio dei generali Francesco e Raffaele Peretti, combattenti della Grande guerra. Il libro sarà commentato dal professor Manlio Brigaglia.
Nella sede di presentazione del volume saranno esposti graffiti 2015 dell’artista Mario Nieddu. L’iniziativa gode del patrocinio della Amministrazione Comunale e la partecipazione della Fondazione META. La torre di san Giovanni rimarrà aperta nel pomeriggio del 19 e del 20dicembre dalle ore 17 alle 21 e saranno proiettate le immagini fotografiche contenute ne libro. Il saggio storico di Enrico Valsecchi si propone di descrivere le ripercussioni morali e materiali della Grande Guerra in Sardegna.
Tra le cause lontane dell’immane conflitto si indica la conquista italiana della Libia che aveva messo in luce la debolezza dell’impero turco e provocato reazioni negative da parte inglese e francese. Fu in quel periodo che navi francesi, abbordate dal caccia italiano Agordat, perché sospettate di contrabbando a favore della Libia, attraccarono sotto scorta nel porto di Cagliari. Il sequestro dei piroscafi provocò un grave incidente diplomatico tra Italia e Francia.
Per quanto poi riguarda l’argomento centrale, quello della Grande guerra, l’autore si sofferma a esaminare la propaganda che prevedeva un conflitto breve che, di fatto, si prolungò per anni, per effetto dell’errato controllo delle tecniche di condotta degli attacchi frontali, con il conseguente inizio della logorante e sanguinosa guerra di trincea. A causa delle enormi perdite di vite umane, fu messa in moto la macchina della propaganda governativa che esaltavano i presunti valori spirituali che solo con la guerra si sarebbero liberati. La Sardegna conobbe ben presto le atrocità del conflitto, attraverso i numerosi morti e feriti tra i suoi figli al fronte.
Il dramma era naturalmente vissuto anche dalla parte avversaria che tra l’altro, in numero non esiguo, conobbe una penosa prigionia all’Asinara. Nei mari intorno alla Sardegna si rivelò per la prima volta, in tutta la sua enorme carica distruttiva, la potenzialità offensiva dei sottomarini nemici che affondavano anche le navi adibite al trasporto merci. Fu introdotto il razionamento dei beni di consumo essenziali. In particolare si avvertì la mancanza di grano e carbone. Ogni forma di comunicazione erasottoposta a censura.
Tra gli eventi bellici presso le coste sarde, è ricordato l’affondamento del piroscafo Ancona, che trasportava nella stiva un carico di lingotti d’oro destinati alle banche americane per il pagamento di un prestito di guerra. Trova posto nella narrazione la tragedia del siluramento della nave Tripoli, in servizio tra Golfo Aranci e Civitavecchia. Alla mistica della guerra e alla sua frastornante esaltazione, propagandata da una parte del sistema editoriale e dalla comunicazione ufficiale, si contrappose l’asciutta e forte risposta dei soldati della “Sassari” che combatterono con valore per rispettare l’impegno preso con la Patria.
Si rende conto, infine, di alcune interviste rilasciate nel 1957 da militari sardi sulla loro esperienza sul campo di battaglia. Il Rotary Club di Alghero, con la pubblicazione di “In Sardegna dalla guerra di Libia a Vittorio Veneto”, è giunto alla quarta iniziativa editoriale dei saggi storici di Enrico Valsecchi. Il club destinerà interamente, come avvenuto grazie alle tre pubblicazioni precedenti, i fondi ricavati dalle vendite del volume alle proprie opere umanitarie a livello mondiale, tra le quali l’eradicazione della poliomielite.