La Chiesa apre alle reti sociali. Ipotesi Messa in streaming
Che Papa Francesco stesse accelerando i tempi per una modernizzazione della Chiesa sembrerebbe un dato di fatto. Sicuramente c’è in atto, da parte del Vaticano, un miglioramento dell’azione comunicativa che, durante la reggenza di Benedetto XVI, aveva segnato il passo. Il nuovo Pontefice, invece, apre al mondo dei social network più come terreno di evangelizzazione che per una mera esigenza tecnologica. Nel solco di questa politica rinnovatrice si inserisce la Chiesa del Terntino che, approfittando delle tecnologie messa a disposizione dalla rete, intende trasmettere la Santa Messa in streaming. Per ora è solo un’ipotesi che sta prendendo sempre più forza, forte anche delle parole di Papa Francesco che recentemente aveva affermato: “Il mondo virtuale è come una porta, che va e deve rimanere aperta”.
E comunque un dato di fatto che sempre più parroci giungono su Facebook e le parrocchie online stanno diventando ormai una situazione di normalità diffusa; in rete sono presenti circa dodicimila siti cattolici, un movimento che può essere anche denominato “Chiesa 2.0” anche se tutta questa innovazione non deve far pensare ad un salto in avanti scollegato dai rapporti nella vita reale, quelli restano sempre di primaria importanza. L’esperienza dei social network è più un potenziamento, un’integrazione nei legami tra persone che devono necessariamente sfociare nel contatto umano, nelle strette di mano, nell’aiuto reciproco tra persone che vogliono appartenere alla comunità.