Sistema camerale, quale futuro? Se n’è parlato a Sassari

All'incontro, oltre ai vertici camerali e il senatore Silvio Lai, hanno partecipato organizzazioni sindacali e dipendenti della Camera di Commercio di Sassari

Quale sarà il domani delle Camere di Commercio alla luce dei recenti sviluppi legati alla Riforma del Sistema italiano? Il dubbio se lo sono posto le organizzazioni sindacali e i dipendenti della Camera di Commercio di Sassari che sarà investita, al pari degli altri enti camerali, da un processo di rivisitazione che lancia qualche ombra di troppo sul futuro. All’incontro hanno preso parte anche i vertici camerali e il senatore Silvio Lai. Il processo di riforma ha stabilito che il diritto camerale sarà decurato fino al cinquanta per cento, oltre a stabilire una dimimuzione degli enti prevedendo il loro accorpamento.

Ora un nuovo modo di “intendere” gli enti camerali passa dalla rimodulazione delle competenze e dall’ipotesi che prevede il taglio del 15% dei dipendenti fino ad arrivare al 25% in caso di accorpamento, senza contare appunto che il progressivo svuotamento di funzioni del sistema camerale potrebbe comportare l’aumento del numero dei posti di lavoro a rischio. Secondo i sindacati, che hanno lanciato la vertanza, ci si trova davanti ad una scelta che non porterebbe alcun beneficio reale.

Anzi, paventerebbe lo smantellamento di un sistema composto da professionalità in grado di garantire un importante supporto al sistema delle piccole e medie imprese e più in generale al sistema economico del territorio. Posizione ribadita e sostenuta anche dal presidente della Camera di Commercio, Gavino Sini e dal segretario Generale Pietro Esposito.

In questo senso il senatore Lai ha espresso le sue perplessità circa questo nuovo indirizzo del Governo e ha ribadito che si impegnerà, coinvolgendo anche i parlamentari sardi, al fine di tutelare le posizioni dei lavoratori e le profesionalità degli enti camerali che non devono essere “svuotati” delle loro competenze.

25 Gennaio 2016