L’isola al salone internazionale dell’archeologia a Firenze

Si tratta del più importante appuntamento europeo dedicato alla comunicazione e alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico-monumentale, un evento di respiro internazionale in cui, per tre giorni, nel capoluogo toscano si daranno appuntamento archeologi, storici, studenti e operatori turistici provenienti da tutto il mondo.

Centosessanta metri quadrati, venti partecipanti, un ricco programma di eventi e una serie di novità, la Sardegna si presenta in forze alla seconda edizione di TourismA, il Salone internazionale dell’archeologia che apre i battenti il prossimo 19 febbraio a Firenze. Si tratta del più importante appuntamento europeo dedicato alla comunicazione e alla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico-monumentale, un evento di respiro internazionale in cui, per tre giorni, nel capoluogo toscano si daranno appuntamento archeologi, storici, studenti e operatori turistici provenienti da tutto il mondo.

L’isola sarà presente con un nutrito cartellone di iniziative che avranno come sfondo un padiglione gestito e organizzato dalla casa editrice sassarese Carlo Delfino. Forte dell’esperienza ultradecennale, maturata sul campo con la partecipazione a tredici edizioni della Borsa internazionale del turismo archeologico di Paestum, l’editore sassarese ha studiato un programma di eventi che culmineranno domenica 21 febbraio con gli interventi dell’archeologa Maria Ausilia Fadda e di Marco Minoja, che oggi dirige la soprintendenza regionale lombarda, ma fino all’anno scorso ha guidato quella sarda.

Quanto sia importante la presenza della Sardegna in un contesto internazionale come TourismA è facile immaginarlo, basta considerare le potenziali ricadute che una buona promozione del patrimonio storico-artistico può avere sul turismo, settore che da qualche anno, in barba alla crisi, mostra evidenti segnali di ripresa. Il filo conduttore del programma targato “Quattro mori”, messo a punto per la seconda edizione del Salone fiorentino, è rappresentato dal culto dell’acqua e dalle fonti sacre, elementi che caratterizzano una parte molto importante delle testimonianze archeologiche presenti nell’isola.

Sullo stato dell’arte degli studi dedicati all’argomento, farà il punto, come detto, l’archeologa Maria Ausilia Fadda che domenica 21 febbraio, alle 16.30, nello spazio convegni del Padiglione Sardegna, allestito al Palazzo dei congressi, tratterà il tema centrale dedicato alle fonti sacre nell’archeologia sarda. A seguire, il soprintendente regionale per la Lombardia, Marco Minoja, presenterà il catalogo della fortunatissima mostra “L’isola delle torri”: reduce dal successo riscosso nelle precedenti tappe di Cagliari, Roma e Milano, l’esposizione, il prossimo 15 aprile, sarà inaugurata a Zurigo dove resterà aperta e visitabile tutta l’estate fino al 15 settembre.

La cultura nuragica, dunque, varca i confini nazionali per essere portacolori di una regione ricca di testimonianze storico-artistiche capaci di alimentare il volano dell’economia turistica. Ma non è tutto. Un’intensa attività informativa e promozionale sarà curata da diversi operatori presenti in quei giorni nel padiglione Sardegna del Salone di Firenze, ci saranno infatti i soci di diverse cooperative che gestiscono importanti siti archeologici sparsi nell’isola, gli operatori di realtà che lavorano nel settore culturale, i rappresentanti di alcuni Comuni e dell’assessorato regionali al Turismo.

Una preziosa attività di comunicazione che sarà arricchita dalla presenza di pannelli illustrativi di grandi dimensioni con le immagini dei più noti siti archeologici sardi, soprattutto pozzi e fonti sacre, perché l’acqua, come detto, sarà il filo conduttore di questa missione sarda in terra toscana. Ancora, nel padiglione ci saranno i “guerrieri”, quattro statue realizzate dallo scultore Carmine Piras e quattro spade nuragiche forgiate, sempre dallo scultore sardo, con l’impiego della fusione a cera persa. Ma ci sarà anche la riproduzione di una delle statue del complesso di Monte ‘e Prama.

Ultimo, non per importanza, una serie di proiezioni di video, immagini in 3D e uno straordinario filmato realizzato con un drone saranno proposti da Gianni Alvito della Soprintendenza regionale della Sardegna. Partecipa anche l’Unioncamere – organismo che raggruppa la quattro Camere di commercio dell’Isola – con il progetto Archeo Sardinia che presenta la carta archeologica della Sardegna, opera di grandi dimensioni con una sintesi del patrimonio archeologico sardo.

Tutto questo, naturalmente, si inserirà nel quadro più ampio del ricco programma di TourismA (LEGGI) evento straordinario che richiamerà in quei giorni a Firenze non solo specialisti, ricercatori, studiosi e tour operator, ma anche un gran numero di turisti e altrettanti curiosi che, questo l’auspicio, visiteranno il Salone allestito a Palazzo dei congressi. La ricaduta potenziale della partecipazione sarda all’evento è, dunque, straordinaria non solo perché la Sardegna, da sempre tra le mete privilegiate del turismo internazionale, è ricca di testimonianze storiche e archeologiche, ma soprattutto perché a queste è legata l’opportunità di intercettare e dirottare sull’isola flussi turistici diversi da quelli canonici che permettono di dilatare la stagione e attrarre un turismo culturale che arricchisce e integra l’offerta in un periodo in cui il mercato, stando alle periodiche rilevazioni degli analisti di settore, mostra evidenti segnali di ripresa. Un appuntamento importante, dunque, al quale è impossibile mancare.

15 Febbraio 2016