È morto Umberto Eco: aveva 84 anni. Nei suoi libri il lascito più importante
Morto il semiologo Umberto Eco. Professore di fama internazionale, autore di romanzi quali "Nome della Rosa" e del "Pendolo di Focault"
All’età di 84 anni è morto Umberto Eco. Il professore li aveva compiuti il 5 gennaio scorso. Si è spento intorno alle 22.30 nella sua abitazione a Milano. Eco aveva un cancro da due anni. Semiologo di fama mondiale è stato professore universitario e autore di libri che hanno segnato la narrativa italiana recente.
Il nome della rosa, pubblicato da Bompiani nel 1980 è stato un bestseller internazionale tradotto in tutto il mondo e trasposto al cinema da Jean-Jaques Annaud e con Sean Connery nei panni del protagonista.
La biografia. Nato ad Alessandria il 5 gennaio del 1932, Umberto Eco si è dapprima laureato in filosofia a Torino con una tesi su Tommaso D’Aquino – forse influenzato anche dalla sua gioventù passata nei GIAC, l’organizzazione giovanile dell’Azione Cattolica.
In seguito entra a far parte del gruppo neoavanguardista “63” il cui manifesto recitava: “Gruppo 63” è una sigla di comodo di cui spiegheremo un po’ più avanti l’origine. Di fatto dietro a questa sigla c’era un movimento spontaneo suscitato da una vivace insofferenza per lo stato allora dominante delle cose letterarie: opere magari anche decorose ma per lo più prive di vitalità […] Furono l’ultima fiammata del neorealismo in letteratura, fioca eco populista della grande stagione cinematografica dei Rossellini e dei De Sica.
Sono gli anni in cui Eco pubblica Apocalittici o integrati, un libro manifesto, un vero e proprio spartiacque nell’analisi dei mass media. Un’analisi marxista dei mezzi di informazione che impone una presa di posizione e che getta le basi per un dibattito che proseguirà fino ai giorni nostri.
Umberto Eco e l’università. Nel 1988 aveva fondato il primo Dipartimento della Comunicazione sebbene presso l’Università di San Marino. Dal 2008 era professore emerito e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell’Università di Bologna. Dal 12 novembre 2010 era socio dell’Accademia dei Lincei, per la classe di Scienze Morali, Storiche e Filosofiche.
Nel 2013 Umberto Eco tenuto una lectio magistralis all’assemblea dell’ONU, a New York, in cui ha presentato: “Encyclomedia”, un’enciclopedia digitale – di cui era direttore – che, attraverso la storia, la letteratura, le scienze, la musica, la filosofia, l’arte, ma anche economia, diritto, medicina, tecnologia, mito, religione, comunicazione, raccoglie i principali avvenimenti della storia della civiltà europea dall’antichità all’inizio del terzo Millennio. Il semiologo è stato protagonista nella cultura di massa è protagonista tanto di un albo 136 di Dylan Dog quanto del romanzo che scuote gli ambienti culturali francesi “La septième fonction du langage” sulla morte di Roland Barthes.
I libri: Umberto Eco lo scrittore. Dopo il successo del Nome della Rosa il secondo romanzo Il Pendolo di Focault irride le teorie del complotto attraverso una sagace analisi dei simboli specchio di convenzioni umane alla quali i protagonisti cercando affannosamente di dare un significato mistico.
Romanzi successivi sono L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero Zero (2015). Ma il suo libro più ironico resta Come scrivere una tesi di laurea, un vero e proprio manuale rivolto agli studenti.
A seguito della recente fusione delle case editrici Bompiani e Mondadori Eco si era scagliato contro la sua casa editrice abbandonandola e fondando insieme a Elisabetta Sgarbi e altri autori, la “Nave di Teseo”.
Internet e i Social Network: l’attacco agli “imbecilli”. Più recentemente Umberto Eco si era scagliato contro i social network che, a suo dire, “danno diritto di parola agli imbecilli”.
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