Antonio Cardin: Progetto rivitalizzazione “Centro Storico” offresi

Il presidente del SOS ( Sassari Opera Solidale) propone i suggerimenti espressi e condivisi dal Gruppo SOS di Sassari che potrebbero rilanciare, seppur gradualmente, il Centro Storico di Sassari.

Vorremmo dare il nostro contributo sull’argomento in oggetto che dovrebbe essere, secondo noi, argomento di discussione in tutte le assemblee e in tutti gli organismi rappresentativi della città. Diffidando per natura dai maghi e dai profeti crediamo che si possa tranquillamente affermare che non c’è un singolo provvedimento che possa da solo stravolgere la tendenza al degrado del centro storico, ma crediamo che si possa creare, in un combinato disposto, una serie di situazioni che con strumenti, politiche, agevolazioni e incentivazioni attivino sinergie in grado di riattivare il tessuto sociale del sistema abitativo, vero e proprio core business del centro commerciale naturale.

Istituire l’Assessorato al centro storico. Vendere l’ex hotel Turritana e dargli una destinazione d’uso interessante ed esclusiva per il mercato finanziario: ad esempio L’ex Hotel Turritana, potrebbe essere riqualificato con un bando di Project Financing comprendente l’acquisto e la trasformazione (obbligatoria) in “Museo dei Candelieri” (costumi, candelieri, stemmi, premi, proiezioni interattive per le scuole, gadget etc. etc.) con relativa gestione e manutenzione ad opera della società aggiudicataria. Essendo Patrimonio DELL’UNESCO e introdotto nel registro nazionale del MIBAC, la visibilità sarebbe ben più elevata di quella odierna e, di fatto, creerebbe una ricaduta occupazionale della quale si ha urgente bisogno.

Rivisitare la ZTL insieme a tutti gli interessati, residenti, artigiani e commercianti; Utilizzare i fondi dalla Regione Sardegna, destinati per la costruzione di case popolari, per acquistare e ristrutturare il maggior numero di case del centro storico e concederle in luogo delle case popolari; Utilizzare i fondi per il “contributo” affitto alle famiglie disagiate per contrarre un mutuo per incentivare l’acquisto di piccoli immobili nel centro storico da parte di giovani coppie; Riportare TUTTI gli uffici comunali in centro storico acquistando e ristrutturando immobili grazie al ricavato della vendita delle proprietà dove operano quasi tutti gli Assessorati cittadini; Censire le case affittate controllando le registrazioni dei contratti per far cessare da una parte lo sfruttamento dei poveri extracomunitari costretti a pagare anche 200 euro per un posto letto buio e malsano, e dall’altra recuperare somme importanti come la Tia che, molto probabilmente, il proprietario non paga affittando in nero ed evadendo anche le tasse; Obbligare (mettere in condizione con dei finanziamenti agevolati) i proprietari delle case alla ristrutturazione o quantomeno alla messa in sicurezza di molte di esse e al rispetto del decoro urbano utilizzando ogni tipo di provvedimento che possa far raggiungere lo scopo; Incentivare, utilizzando fondi europei, micro credito, fondi per l’imprenditoria giovanile e femminile e quant’altro per creare attività di un turismo diffuso nel centro con bed and breakfast; Contrattare una turnazione dei centri commerciali per avere delle domeniche dedicate al “centro naturale” senza la concorrenza della grande distribuzione; Rilancio dei mercatini di piazza Pescheria, di piazza Tola e del mercatino dell’antiquariato con sconti sulla tassa concessione suolo pubblico; Affitto notturno dei parcheggi del mercato e dell’emiciclo ad una cifra simbolica ai residenti; Parcheggio gratuito di un’ora per chi acquista nel centro commerciale naturale; Tasse comunali esenti per 3 anni (IMU e TARSU) per tutti coloro che aprono o rilevano un’attività commerciale o un’abitazione in centro e che prendono la residenza nel centro storico; Abbattimento del costo del suolo pubblico per impalcature e ponteggi in caso di ristrutturazione; Fare immediatamente la verifica di coerenza dei Piani Particolareggiati del centro storico con il PPR, un passaggio che, se non risolto, creerebbe una situazione di paralisi per ciò che riguarda tutte le concessioni e autorizzazione riguardanti le vecchie abitazioni e le vecchie attività commerciali nei confronti degli uffici del Comune, della Soprintendenza Ufficio Tutela del Paesaggio e forse anche del Genio Civile; Corsi di formazione per “Arti e Mestieri” finanziati dalla Regione, vocati all’apertura di laboratori nel Centro Storico, collegati a un processo didattico-economico comprendenti la conoscenza, divulgazione e commercializzazione dei manufatti e delle opere derivanti con relativa campagna mediatica; Acquistare e restaurare magazzini e vecchi negozi da dedicare all’affitto con possibilità di riscatto a tasso agevolato “solo” al progetto arti e mestieri; Prevedere, d’accordo con i commercianti della zona, l’abbattimento del costo del parcheggio per chi spende con scontrini durante la sosta somme superiori a determinati importi.

L’Aspetto imprescindibile di questo piano è la “CONTEMPORANEITA’” degli interventi descritti, aspetto necessario per accorciare i tempi di sviluppo dei provvedimenti e dei risultati e per creare quell’effetto “moltiplicatore” riguardante l’occupazione sviluppabile nel settore edilee negli altri settori interessati.

Nessuna pretesa di aver indicato chissà quale ricetta miracolosa……ma solo la volontà di dare un contributo alla città e alla discussione di unapopolazione che vede giornalmente la lenta agonia di ciò che è stato il cuore pulsante della nostra città.

Gli esponenti del gruppo Sassari Opera Solidale (SOS) : Antonio Cardin Presidente. Alessandra Giudici V. Presidente. Ennio Ballarini Responsaible Provinciale. Andrea Sassu Consigliere Nazionale PSd’Az. Marco Corizia Segretario PSd’Az. Sez. Bancali. Gabriele Porqueddu Coordinatore Provinciale Forza Paris. Giampiero Casu Responsabile Cittadino Progres. Alessandro Menini Coordinatore Regionale FIALP Cisal Inps

27 Febbraio 2016