Ecoturismo, ad Alghero la rete degli operatori responsabili
Nel corso dell'evento, svoltosi nella giornata di ieri presso l'azienda Agrituristica Sa Mandra, si è parlato di turismo sostenibile in Sardegna
L’evento “Rete Ecoturismo Alghero: la rete degli operatori responsabili”, tenutosi ieri presso l’Azienda Agrituristica Sa Mandra, è stata un’occasione per discutere di turismo sostenibile in Sardegna ed è stato realizzato grazie all’importante collaborazione con le Università di Sassari e di Cagliari.
Ha aperto i lavori della giornata la presidente di MareTerra, dott.ssa Gabriella La Manna: “La Rete Ecoturismo Alghero, progetto promosso dall’associazione MareTerra Onlus, è un gruppo di lavoro costituito da 11 aziende algheresi che da alcuni anni si impegna a diffondere tra turisti, ma anche tra gli operatori privati e gli enti pubblici, l’idea di un turismo sostenibile e destagionalizzato, di qualità e che si prenda cura dei viaggiatori. Ci siamo posti come obbiettivo la promozione dell’interazione sinergica tra reti ed enti che operano nel territorio regionale secondo i principi della sostenibilità. Da questo intento, nasce l’evento di oggi, realizzato grazie alla sensibilità per questi temi del prof. Montanari dell’Università di Sassari”.
Durante la mattinata, nonostante la giornata piovosa, più di 150 persone hanno deciso di partecipare alla conferenza e alle attività organizzate dai partner della rete (Azienda Agrituristica Sa Mandra, Agriturismo Barbagia, Inghirios Wellness Country Resort, Su Passu Wellness Country Resort, Tre Stelle Sa Mandra, Cooperativa Silt, Progetto Natura, NaturAlghero, Sea Kayak Sardinia, Alghero E-Mobility, Osteria delle Quattro Stagioni).
Alla conferenza sono intervenuti il prof. Giuseppe Melis dell’Università di Cagliari, professore di Marketing Turistico e coordinatore del corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici. Il prof. Melis ha sottolineato l’importanza del turismo come settore trainante dell’economia in tutto il mondo. Secondo Melis è necessaria un’azione di marketing congiunta tra le imprese che punti sull’autenticità e sull’identità sarda. Per fare questo è necessario un cambiamento culturale e una presa di coscienza, non solo delle amministrazioni pubbliche e delle imprese private, ma di tutta la popolazione, che in questo processo deve essere coinvolta.
Preziosi anche gli interventi del sindaco di Alghero, Mario Bruno, che ha applaudito l’iniziativa come importante momento di collaborazione tra le imprese algheresi, e dell’assessore Gabriella Esposito che ha evidenziato gli sforzi che l’amministrazione sta compiendo per il comparto turistico, tra i quali quelli per la promozione e valorizzazione dei siti archeologici del territorio, la Necropoli di Anghelu Ruju e il Nuraghe Palmavera gestiti dalla cooperativa SILT. Gianni Simula, Presidente Nord Ovest Sardegna settore agroalimentare Confindustria, ha proposto l’esportazione di questo modello vincente di rete a tutto il territorio regionale, mantenendo il format dell’evento che ha visto il coinvolgimento di elevate professionalità, aziende d’eccellenza e Università. Confindustria, ha sottolineato Simula, promuove e incentiva queste attività di cooperazione tra imprese e le iniziative che partono dal mondo imprenditoriale, tra le quali la più importante è sicuramente quella per salvare l’aeroporto di Alghero”.
Hanno partecipato all’iniziativa tanti altri rappresentanti istituzionali, dal Parco Regionale di Porto Conte alle associazioni di categoria, ma anche singoli imprenditori e privati cittadini, a testimonianza del grande interesse per lo sviluppo sostenibile del territorio.
Tra i momenti interessanti della giornata, le esposizioni di tutte le aziende partner della rete e le degustazioni dei prodotti di alcune aziende dell’oristanese, Oleificio Corrias e Sa Marigosa, che hanno manifestato l’interesse a entrare a far parte del progetto di rete. Tra tutte queste attività, la degustazione guidata dell’olio, tenuta dal Prof. Montanari, ha riscosso un grande successo, a testimonianza di quanto sia fondamentale la collaborazione, non solo tra imprese e università, ma anche tra settore turistico e settore agroalimentare. Un aspetto molto caro al progetto di rete.