Arriva la stangata nelle bollette elettriche
Dall'abolizione del meccanismo di progressività allo spostamento dei costi di rete: ecco come è cambiata la bolletta
Rincari anche sino al 20-30% nelle bollette dei sardi e scoppia la protesta. Tutto per alcune novità introdotte con una delibera del dicembre scorso dell’Autorità nazionale per l’energia elettrica, all’interno della quale era stata inserita una direttiva europea sull’efficienza energetica. Abolita la progressività, ossia il meccanismo introdotto negli anni 70′ che faceva sì che chi consumava di più pagasse più caro il singolo kilowattora e chi consumava di meno veniva premiato con uno sconto. Ora paradossalmente meno si consuma e più si paga. I cosiddetti costi di rete (i costi pagati per la trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica) poi se prima della riforma venivano addebitati sulle parti variabili, ora sono stati spostati sulla parte fissa, cioè verranno pagati per punto di prelievo e per potenza impegnata, anziché per kilowattora consumato. Di conseguenza graveranno su tutti a prescindere dal risparmio. Il processo di cambiamento sarà graduale e si svolgerà in due step: è partito da gennaio 2016 e avrà un altro passaggio nel 2017 per arrivare a regime nel 2018. L’altra novità, non legata tuttavia alla riforma della tariffa elettrica voluta dall’Autorità ma voluta dal Governo, sarà poi il pagamento del canone Rai. Nella bolletta di luglio ci sarà una prima maxi-rata, quindi le due ultime bollette dell’anno conterranno gli ultimi 30 o 40 euro da versare per arrivare ai complessivi 100 euro.