Ritorna “5 per il Res”: Effe presenta il dipinto interattivo e collettivo
Occasione imperdibile per tutti coloro che amano l’arte nel weekend del 9 e 10 aprile ad Alghero.
Secondo appuntamento con “5 per il Res”, la rassegna d’arte in strada promossa dal Circolo Culturale Artico in collaborazione con Emanuele Fenu di RPArti. Sarà proprio quest’ultimo, in arte EFFE, a offrire un’occasione imperdibile a tutti coloro che amano l’arte nel weekend del 9 e 10 aprile ad Alghero.
A partire dalle 14:00 di sabato, infatti, presso le botteghine del mercato ortofrutticolo, dove gli artigiani dell’Artico espongono i loro originali manufatti realizzati per Primavera Artica, si concretizzerà il suo esperimento di dipinto interattivo e collettivo con la collaborazione di quanti vorranno contribuire alla creazione di quest’opera partecipata che, insieme a quelle degli altri quattro artisti che hanno aderito alla rassegna, andrà ad arricchire gli spazi di ResPublica.
Emanuele Fenu è un pittore e muralista nato a Nuoro. Ha frequentato il Liceo artistico a Cagliari. Il suo rapporto con l’arte nasce in strada, e solo successivamente sente il bisogno di lavorare in studio. A quattordici anni inizia a fare “graffiti” su pareti fatiscenti influenzato dalla cultura hip hop e imparando da questa che la protesta deve essere costruttiva. Il suo writing si trasforma in muralismo, un potentissimo mezzo di comunicazione. Dipingere nelle strade dei paesi è un’esperienza fondamentale per EFFE per conoscere autenticamente le persone ma anche per capire sé stesso e quello che vuole fare.
A Firenze comincia a dipingere da autodidatta, esponendo le sue prime opere anche a Bologna, Roma e Siniscola. Nel 2008 si trasferisce in Spagna e fa la spola con la Sardegna per eseguire murales e dipinti su commissione. Nonostante la lontananza dalla propria terra, sente la necessità di rappresentarla, continuando a ricercare la formula per unire tradizioni arcaiche e società moderna. Le sue opere sono anche uno strumento col quale sensibilizzare su tematiche sociali come la violenza sulle donne, il razzismo, l’omofobia e intraprendere un percorso di denuncia sulla crudeltà delle guerre e per promuovere una cultura antimilitarista. Attualmente vive ad Alghero dove sta lavorando su una collezione che ha chiamato “Passeggiata nel quartiere”.