Vendite giudiziarie, sgominata associazione a delinquere
Arrestati un dipendente dell'istituto di vendite giudiziarie e due immobiliaristi, accusati di essersi associati in un sodalizio criminale dedito alla commissione di un numero indeterminato di crimini tra cui: turbativa d'asta, rivelazione di segreti d'ufficio, abuso d'ufficio, corruzione propria, estorsione e falso ideologico
Questa mattina (venerdì), i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica nel Tribunale di Sassari, insieme ai militari del Comando Provinciale di Sassari e del Reparto Territoriale di Olbia hanno arrestato un dipendente dell’istituto di vendite giudiziarie e due immobiliaristi, accusati di essersi associati in un sodalizio criminale dedito alla commissione di un numero indeterminato di crimini tra cui: turbativa d’asta, rivelazione di segreti d’ufficio, abuso d’ufficio, corruzione propria, estorsione e falso ideologico. Inoltre, altre dieci persone sono state denunciate a piede libero poichè accusate di avere, a vario titolo, partecipato o fornito fattivo supporto ai tre arrestati.
Le indagini sono scaturite da una denuncia presentata nel 2011 dal giudice Maria Grixoni. Il provvedimento restrittivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sassari Michele Contini, è il risultato di una complessa attività info-investigativa scattata nello stesso anno e coordinata da Giovanni Porcheddu, della Procura della Repubblica nello stesso Tribunale di Sassari.
Dalle indagini sarebbero emerse gravi irregolarità nell’ambito delle procedure esecutive e delle aste giudiziarie instaurate nell’Ufficio Esecuzioni Immobiliari del Tribunale di Sassari. Sarebbe stata inoltre appurata la fraudolenta aggiudicazione di immobili, posti in vendita all’incanto pubblico a prezzi ritenuti dagli inquirenti fortemente ribassati rispetto alla base d’asta, che venivano poi rivenduti a terzi inconsapevoli a prezzo di mercato, speculando in tal modo nella conveniente differenza di prezzo.