Il Nord e centro Sardegna a difesa della Corte d’appello
A Palazzo Ducale oggi la riunione del tavolo interistituzionale per un dibattito sulle valutazioni relative alle paventate proposte di revisione delle circoscrizioni giudiziarie
L’appello dell’assemblea al legislatore è quello di tenere in debito conto la specificità della Sardegna, anche perché in oltre vent’anni di attività la sezione distaccata della Corte d’appello di Sassari ha dimostrato di non essere un peso economico finanziario per l’amministrazione della giustizia. Ci sono, inoltre, tutti gli elementi che possono dare certezze e tranquillità sul fatto che la presenza di questa istituzione è fondamentale e non può essere derogata. Questo quanto emerso questa mattina, durante la riunione del Tavolo interistituzionale convocato dal sindaco di Sassari Nicola Sanna nella sala consiliare di Palazzo Ducale.
Un invito, quello fatto dal primo cittadino di Sassari per la difesa della Sezione staccata della Corte d’Appello, che è stato raccolto da un ampio numero di attori del mondo della giustizia, dai rappresentanti di numerosi comuni del Nord e centro Sardegna, del mondo economico, sindacale, della Consulta delle professioni del Nord e centro Sardegna e alcuni consiglieri regionali del Sassarese. Al centro del dibattito le valutazioni relative alle paventate proposte di revisione delle circoscrizioni giudiziarie.
«Il documento Vietti – ha detto il sindaco Nicola Sanna – per come è stato costruito lascia trasparire la necessità di tener conto delle condizioni orografiche, fisiche, e strutturali nelle quali operano alcune strutture della Giustizia e, in particolare, della nostra sezione della Corte d’appello. Si evidenzia la possibilità di utilizzare gli strumenti di deroga ai principi generali che in questo documento vengono rappresentati.
«Capisco e condivido gli elementi critici che provengono dalla Magistratura e dall’Avvocatura perché – ha ripreso il primo cittadino – ci sono delle contraddizioni che il documento contiene relativamente a quella che è l’esigenza sociale di una giustizia efficiente. È dimostrato che spostamenti di sedi, come potrebbe accadere con la nostra sede distaccata della corte d’appello, creano un danno all’esigenza di giustizia.
Significherebbe un calvario per le nostre popolazioni e per il territorio di competenza, Nord e centro Sardegna, che causerebbe un danno alla stessa Corte d’appello principale perché si caricherebbe oltremodo di un livello di lavoro e organizzativo difficilmente sopportabile».
Concetto, quest’ultimo, ripreso anche dalla rappresentante della presidenza della sezione distaccata della Corte d’appello Plinia Azzena che ha anche fatto presente l’incremento dei costi che questa ipotesi potrebbe causare nel trasferimento dei detenuti. Oltre alle distanze enormi dei tribunali del resto della Sardegna dalla Corte d’appello di Cagliari.
Dall’assemblea è quindi venuto fuori, come un vero e proprio punto fermo, la difesa di questo presidio. Una attenzione che deve restare alta, come ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, e che deve portare questa rivendicazione al tavolo di contrattazione tra la Regione e il governo nazionale.
E questa mattina, la presenza dell’assessore regionale degli Affari generali Gianmario Demuro ha voluto significare proprio l’attenzione che l’amministrazione guidata da Francesco Pigliaru pone nei riguardi di questa importante istituzione, la cui presenza deve garantire i principi di uguaglianza, prossimità e sussidiarietà.
Il sindaco Nicola Sanna, quindi ha voluto ricordare che la questione della sezione distaccata della Corte d’appello è intimamente legata alla ristrutturazione dell’ex carcere di San Sebastiano. I lavori di recupero della struttura “monumentale” consentiranno la realizzazione di una cittadella giudiziaria in grado di ospitare sia la Corte d’appello, sia altre funzioni giudiziarie che adesso sono sparse per la città e che sono in locazione da privati. Un’operazione che consentirà allo Stato proprio in risparmio nel pagamento degli affitti e che consentirà all’ex carcere di diventare anche sede di momenti culturali e ricreativi che renderanno viva e vicina l’amministrazione della giustizia alla città. Il primo cittadino quindi ha annunciato che a maggio è anche in programma un sopralluogo all’ex carcere con il direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi.
Da segnalare gli interventi del presidente dell’ordine forense di Sassari Mariano Mameli, del presidente del consiglio comunale di Nuoro Fabrizio Beccu, Gavino Sini, Marco Tedde, dell’onorevole Giovanna Sanna e del senatore Gianluigi Cucca, i presidenti dei consigli degli ordini forensi di Cagliari, Nuoro e del foro di Lanusei. Quindi Guido Sechi commissario provinciale e il presidente del Tribunale per i minorenni di Sassari Guido Vecchione. I lavori sono stati aperti dalla presidente del consiglio comunale Esmeralda Ughi.