Sanità, approvate linee di indirizzo per protocollo Regione-Università
Via libera anche al Regolamento per l’ordinamento interno dei servizi e la dotazione organica dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna
Via libera della Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, alle “Linee di indirizzo per l’adozione del nuovo Protocollo d’intesa tra Regione e le Università” e al Regolamento, con dotazione organica, dell’Istituto Zooprofilattico della Sardegna. Per quanto riguarda l’accordo Regione-Università, sono stati individuati gli obiettivi comuni alla base del nuovo Protocollo d’intesa: prima di tutto dovrà essere garantita la compatibilità tra l’organizzazione delle attività assistenziali e la sostenibilità dell’attività didattica e scientifica. In particolare, si prevede nell’allegato alla delibera, “la Regione dovrà garantire nella definizione degli indirizzi e nella approvazione degli atti aziendali, le attività assistenziali coerenti e necessarie allo svolgimento delle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca dell’Università”. Tra i punti inseriti nelle Linee di indirizzo c’è il riferimento ai posti letto necessari per consentire l’attività didattica, che saranno assegnati “sulla base degli indirizzi impartiti dalla programmazione regionale, dei vincoli imposti dalla normativa vigente in materia, nel rispetto degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”. Sarà, comunque, assicurato il rispetto del rapporto minimo tra studenti del Corso di Laurea di Medicina, specializzandi e posti letto (uno ogni tre studenti). Il Protocollo dovrà essere firmato entro il mese di giugno, fino ad allora varrà l’intesa siglata nel 2004.
Approvato dall’Esecutivo regionale anche il Regolamento per l’ordinamento interno dei servizi e la dotazione organica dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sardegna. La Giunta ha dato parere di conformità rispetto alla programmazione regionale: nel Regolamento è, infatti, previsto – tra l’altro – l’accorpamento delle funzioni omogenee e la riduzione del numero delle strutture complesse, così da consentire il contenimento dei costi di gestione.