Le priorità contro la crisi: lavoro, competitività, innovazione, sistemi produttivi
“Sono dati che ovviamente ci preoccupano e ci mettono di fronte a una realtà veramente difficile, ma dobbiamo puntare sugli elementi positivi e batterci per colmare il gap infrastrutturale che deriva dall’insularità. Solamente puntando su lavoro, competitività, sistemi produttivi e innovazione possiamo superare la terribile crisi che stiamo attraversando a livello globale. La scarsità di risorse di cui disponiamo e disporremo nei prossimi anni, 30 per cento in meno nella nuova Programmazione dei fondi europei 2014-2020, ci impone di fare necessariamente scelte strategiche mirate che possano rilanciare l’economia della nostra isola. Per questo stiamo puntando su azioni e strumenti che stanno offrendo reali segnali di crescita come la ricerca di base, quella applicata e di sviluppo sperimentale che punta all’accrescimento e allo sviluppo tecnologico delle imprese. Questi due elementi devono procedere in stretta sinergia con l’elemento territoriale di destinazione delle risorse e dunque nei Progetti di Filiera e Sviluppo Locale (PFSL) per le aree di crisi della Sardegna”. E’ quanto affermato dall’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, intervenendo oggi alla presentazione del “20° Rapporto Crenos”.
“La Legge regionale 7 del 2007 sulla Ricerca di Base e Infrastrutturazione – ha sottolineato l’assessore – è stata finanziata con circa 150 milioni di euro in 5 anni di cui 60 milioni in ricerca di base con circa 500 progetti finanziati, 22 milioni al sistema ricerca regionale; 20 milioni per i giovani ricercatori, 16 milioni all’infrastrutturazione. A questo si sommano altri 13 milioni di euro da programmare per l’annualità 2013. Ora dobbiamo puntare sull’incontro tra “domanda e offerta” di ricerca all’interno del tessuto imprenditoriale isolano, su progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e programmi di servizi avanzati indirizzati alle imprese oltre alla ricerca di base. Per le aree di crisi sono previste risorse per 255 milioni in parte cofinanziate con il P.O. FESR Sardegna 2007-2013 destinate a finanziare le aree di crisi di Tossilo, Porto Torres (65), Sardegna Centrale (50), Oristano (30), La Maddalena (circa 14), Marmilla (14) che andranno a sostenere i programmi delle imprese, lo sviluppo delle risorse umane e l’azione delle istituzioni locali. La competitività della nostra isola passa anche attraverso la sburocratizzazione della macchina regionale: questo ci consentirebbe di spendere più velocemente e meglio guardando alle regioni virtuose”.