Letta: la riduzione delle tasse sul lavoro è la priorità del governo
La priorità di questo “eccezionale” esecutivo “che non si ripeterà” è la “riduzione delle tasse sul lavoro per creare” nuovi posti e riavviare la crescita. Parola del premier Enrico Letta intervenuto al Festival dell’economia, poco dopo il monito di Napolitano che ha denunciato l’inconcludenza dei partiti. In tale ottica, bisognerà realizzare un piano nazionale sull’occupazione con l’obiettivo “di far scendere la disoccupazione giovanile nei prossimi anni, possibilmente sotto il 30%” aggiunge il Presidente del Consiglio, secondo cui “il 38% è inaccettabile”. E poi ripete un concetto già espresso nei giorni precedenti: “18 mesi è il tempo giusto per completare l’iter di riforme”. Poi fa il punto sulle altre riforme: ” La legge elettorale deve cambiare, non possiamo rivotare col porcellum”, dice Letta. Sulle riforme costituzionali, invece, c’è da cambiare il “titolo V della Costituzione va. È da rivedere. Lì dentro c’è qualcosa che non funziona”. Poi c’è da “dimezzare i parlamentari e andare verso meccanismi decisionali più semplici”.”Attorno a questi temi ci giochiamo buona parte del successo di un tentativo della politica di essere credibile”, ha evidenziato.
“Mai più un’elezione del Capo dello Stato come l’ultima” – Il premier ha parlato anche dell’ultima elezioni del Presidente della Repubblica, sottolineando come abbia mostrato “la fatica” della nostra democrazia. Non usa mezzi termini per definire quella settimana: “E’ stata drammatica”. Secondo Letta è “impossibile eleggere il presidente della Repubblica con quella modalità”. Ad ogni modo il premier afferma che non spetta a lui “dire quale dovrà essere il modello per la prossima riforma costituzionale. Dobbiamo però rendere possibile che in Italia se ne tratti e lo faremo”, ha concluso.
Tra le priorità del governo, c’è però anche l’agenda digitale. L’obiettivo è “accelerare in questo settore. Perchè il Paese è in ritardo -ha sottolineato Letta- e quindi è necessario accelerare, per questo tra le priorità del governo ci sarà la ‘missione agenda digitale per il paese’ “. Poi uno sguardo al prossimo vertice Europeo, forte anche della chiusura della procedura di infrazione per deficit eccessivo: “ci andremo non da ultimi della classe”.
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