Alghero, sanzioni per 40mila euro nel periodo della pesca del Riccio di mare
Sequestrati dalla Guardia Costiera oltre 30 Kg di polpa e circa 4.000 esemplari di Paracentrotus lividus
Nell’ambito delle consuete attività di vigilanza sulla filiera della pesca, in particolare per tutto il periodo di apertura alla pesca del Riccio di Mare, il personale della Guardia Costiera di Alghero ha messo in atto un’imponente azione di controllo, a tutela del consumatore finale, lungo tutte le fasi di prelievo, trasformazione e commercializzazione del Paracentrotus lividus.
Nel periodo individuato dalla Regione Autonoma della Sardegna con apposito decreto “Calendario della pesca del riccio di mare – Stagione 2015/2016” (novembre –aprile), sono state eseguite oltre 350 ispezioni svolte dagli uomini della Guardia Costiera di Alghero, sia in mare che a terra. Durante lo svolgimento dei controlli sono emerse una serie di irregolarità in tutte le fasi, in particolare in materia di pesca subacquea non professionale (prelievo di ricci di mare in quantità superiore a quelle consentite), in materia di “immissione in commercio di prodotti provenienti dalla pesca sportiva”, nonché in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti ittici.
Il totale delle sanzioni pecuniarie ammonta a circa 40mila euro; i prodotti ittici sequestrati corrispondono a oltre 30,00 Kg di polpa di riccio di mare e circa 4.000 esemplari di Paracentrotus lividus (esemplari ancora vivi e pertanto rigettati in mare), ovvero ad un totale di 7mila euro circa di valore commerciale.
Infine, un accurato lavoro di intelligence ha portato alla luce diversi meccanismi illegali relativi alla commercializzazione della polpa di riccio di mare, meccanismi dai quali sono partite una serie di indagini che hanno poi condotto gli uomini della Guardia Costiera di Alghero a porre in essere più ipotesi di reato, tra cui la frode in commercio e la vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.