Smart City: la Regione prosegue sulla strada dell’energia Verde
La Regione Sardegna prosegue sulla strada dello sviluppo sull’energia verde con l’obiettivo, attraverso l’iniziativa “Sardegna CO2.0, di ridurre nell’isola, le emissioni di gas clima incrementando l’utilizzo di energie rinnovabili e migliorando il risparmio energetico per arrivare a conseguire gli obiettivi della strategia “Europa 20-20-20”. Il progetto, coordinato dalla Direzione Generale della Presidenza della Regione Sardegna, tramite il Servizio per il coordinamento delle politiche in materia di riduzione di CO2 – Green Economy, coinvolge oltre la metà delle amministrazioni locali della Sardegna, ed è stato rilanciato oggi nel corso del workshop: “Smart City, comuni in classe A, crescita sostenibile, efficienza energetica e fonti rinnovabili”, tenutosi al T Hotel di Cagliari.
“Smart City è uno dei simboli di una Sardegna che ha deciso di compiere scelte coraggiose, innovative e di rottura con il passato – ha sottolineato a margine del convegno il presidente della Regione, Ugo Cappellacci – la nostra isola non è più destinataria di soluzioni calate dall’alto, ma anticipa i tempi e si propone come modello da seguire in campo nazionale ed internazionale. Con il rifiuto del nucleare i sardi hanno detto che vogliono scegliere e autodeterminare il proprio futuro. A questa volontà corrisponde sicuramente la firma nel 2011 del Patto dei Sindaci con l’Unione Europea. La Regione Sardegna ha deciso di dare avvio al Programma Sardegna CO2.0 e si è impegnata per avviare un insieme di iniziative innovative in materia di sviluppo sostenibile, risparmio energetico e produzione di energie alternative che potessero dar vita ad un nuovo modello di sviluppo fondato sulla Green Economy”.
“L’ampia partecipazione al bando pubblico “Progetto Smart City – Comuni in classe A” del 2011 – ha ricordato l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda – dimostra che le amministrazioni locali hanno sposato in pieno la strategia energetica della Giunta. Ben 257 comuni infatti, hanno manifestato l’interesse a prendere parte al percorso di affiancamento per lo sviluppo di Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), e di questi, 66 hanno beneficiato dell’assistenza tecnica offerta dalla Regione. Una sfida che stiamo portando avanti anche grazie a strumenti di ingegneria finanziaria come il fondo Jessica (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas) che mette a disposizione 70 milioni di cui 35 per finanziare progetti di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile e 35 per promuovere l’efficienza energetica e l’utilizzo delle energie rinnovabili negli edifici per progetti di efficientamento e risparmio energetico, compreso l’impiego di energie rinnovabili. “Questo progetto si inquadra perfettamente nel piano stralcio per le energie rinnovabili realizzato dalla Regione, che farà parte del Piano energetico regionale – ha detto l’assessore dell’Industria, Antonello Liori – una rilevante opportunità per la Sardegna in un settore strategico come quello dell’energia, che potrà contribuire ad una crescita, non solo tecnologica ma anche occupazionale”.