Acqua non potabile a Sassari, il Comune denuncia Abbanoa

Presentatao una denuncia formale in procura per interruzione di pubblico servizio.

La non potabilità dell’acqua nella città di Sassari diventa un caso giudiziario. Il Comune ha infatti deciso di denunciare Abbanoa per interruzione di pubblico servizio. L’amministrazione si rivolta alla Procura di Sassari per individuare eventuali responsabilità legate al cattivo funzionamento del potabilizzatore, a causa del quale sono emersi livelli elevati di alcuni elementi inquinanti, costringendo così il sindaco Sanna a firmare un’ordinanza (la terza in poche settimane) per vietare l’utilizzo diretto dell’acqua.

«È l’ennesima violenza che la città è costretta a subire, nel giro di due settimane abbiamo emesso tre ordinanze di limitazione dell’acqua. La situazione dipende dalla gestione del potabilizzatore, ma non c’è giustificazione» – ha detto Nicola Sanna sottolineando inoltre come il problema metta in crisi la città alla vigilia della Cavalcata sarda: «Ora che sono attesi in città centinaia di migliaia di turisti  come dovranno affrontare questa situazione bar, ristoranti, alberghi e altre strutture ricettive?».

In realtà, secondo Abbanoa, il fuori norma dei valori sarebbe già rientrato: «I risultati dei campionamenti effettuati nella rete idrica confermano il rientro dei parametri di alluminio, ferro e manganese. Lo hanno certificato le analisi effettuate dai laboratori Abbanoa (e trasmesse a Comune e Asl), che hanno anche escluso qualsiasi tipo di malfunzionamento all’impianto di trattamento: l’acqua in uscita dal potabilizzatore di Truncu Reale, sulla base dei prelievi effettuati ieri, è risultata conforme ai parametri di legge. Le anomalie segnalate dalla Asl, che hanno spinto il sindaco a emettere l’ordinanza di non potabilità, risultano infatti dettate dalla percorrenza dell’acqua in condotte vecchie e corrose, spesso risalenti anche a sessant’anni fa».

«Purtroppo questi fenomeni passeggeri e limitati nel tempo, in reti ammalorate come quelle di molti territori della Sardegna, non possono essere trattati con la mentalità dell’ allerta meteo, quando alla minima segnalazione di peggioramento del tempo si crea un allarme diffuso», ha sottolineato l’Amministratore Unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti. «Come qualche volta non è necessario far chiudere le scuole per poche gocce di pioggia, allo stesso modo è ingiustificato, da parte degli Organi preposti, spingere un Sindaco a fare una ordinanza di non potabilità conoscendo benissimo la causa del fuori norma dell’acqua e sapendo in maniera altrettanto chiara che, proprio a causa delle condizioni delle reti, si tratta di fenomeni passeggeri e limitati nel tempo», ha concluso Ramazzotti.

20 Maggio 2016