«Grave situazione del personale infermieristico nel nord Sardegna. Si è arrivati a un punto di non ritorno»
L'opinione di Alessandro nasone, Segretario Provinciale Nursing Up
E’ da ormai troppo tempo che si assiste a una cronica carenza di personale infermieristico e di supporto. Ma adesso si è arrivati a un punto di non ritorno. La Dirigenza dell’Asl e dell’Aou, a causa delle imposizioni della Regione, sono impossibilitate a prendere decisioni che vadano incontro ai bisogni di assistenza della popolazione, nonostante le lamentele che quotidianamente arrivano dai reparti, dove ormai i lavoratori non riescono più a lavorare serenamente, la Regione e il suo apparato burocratico boccia ripetutamente le richieste di assunzioni provenienti dalle dirigenze Sassaresi. Ma ciò che a Sassari è negato, in altre zone della Sardegna è permesso , un esempio è Nuoro che sta espletando il concorso o in altre asl a cui si sta permettendo di assumere. Tutti i reparti da Sassari ad Alghero , passando per Ozieri, Ittiri e Thiesi e tutti i distretti sanitari non rispecchiano le dotazioni minime indicate dalle linee guida regionali, oltre a ciò abbiamo anche reparti a rischio di chiusura per mancanza di personale come Oncologia , Stroke Unit, Pediatria oltre che il blocco del Pronto Soccorso. L’ unica soluzione praticata ora è coprire le carenze con le reperibilità, aumentando il ricorso allo straordinario dunque aumentando i costi in barba alla 161/2014.
Ma facciamo un piccolo passo indietro: a Sassari il concorso infermieri manca da l’ormai lontano 2009, da allora più nulla. Nonostante le numerose proteste , Sassari arranca e i suoi professionisti emigrano verso le regioni del nord europa, tutti ragazzi under 30 formati presso l’Ateneo Sassarese. Solo nel Nord Sardegna sono ormai 700 gli Infermieri in cerca di prima occupazione e siamo convinti che con una riorganizzazione del territorio, la determinazione di nuove dotazioni organiche nelle Asl di Sassari e Olbia oltre che nell’Aou Sassarese aggiungendo anche il mater olbia, tutti potrebbero trovare piena occupazione. E’ inutile dire che la sanità Sassarese deve ripartire proprio da questi giovani, professionisti formati e motivati; la politica non può abbandonarli ma deve incentivarli a rimanere nella loro terra, invece no! Non si può ancora gestire la sanità con il piglio ragionieristico dei Tecnici . Il vero spreco non è il personale ma si deve ricercare in altri settori. E’ assodato , lo dice anche l’OMS , che la mancanza di personale fa aumentare i costi sanitari e non certo diminuirli! Ma andiamo ancora più nello specifico: poco meno di un anno fa la ASL di Sassari pubblica una selezione per soli titoli per infermieri, allo stato attuale tale graduatoria non è mai stata pubblicata e non si capisce bene il motivo, nessuna risposta dal Direttore del Personale ne dal Servizio Infermieristico; in barba all’enorme mancanza di personale infermieristico nei reparti (fra Aou e Asl circa 200 Infermieri ) .. nonostante ciò, si preferisce chiamare infermieri dalla graduatoria di Carbonia lasciando a spasso i giovani sassaresi.
Da diversi mesi a questa parte, in barba al blocco del turn over imposto dall’assessorato alla sanità, diverse aziende sanitarie del resto della Sardegna stanno procedendo ad assunzioni massive, per tamponare l’enorme falla del bisogno assistenziale che ormai sta straripando. Ma Sassari no, viene bloccata , rimane ferma, inattiva, inerme in attesa di non si sa bene cosa, intanto i reparti e le corsie ospedaliere sono allo stremo e con l’approssimarsi delle ferie estive, che ricordiamo essere un diritto inviolabile e sacrosanto del lavoratore, molti reparti rischiano la chiusura o l’accorpamento, con la totale paralisi dei servizi. Il tutto ai danno dei cittadini. Una situazione assurda e paradossale, che va a toccare la società civile, la salute e il diritto all’assistenza. Il Nursing Up, per tutti questi motivi chiede almeno l’immediata pubblicazione della graduatoria per soli titoli della ASL, consentendo così il normale svolgimento dell’assistenza anche in estate, in attesa che, con la conclusione dell’ iter in consiglio regionale della delibera della riforma rete ospedaliera e delle Asl , si possa e si debba procedere con l’immediata riapertura delle procedure concorsuali.