Rete centri artigianato, Crisponi: Alghero ha le carte in regola

“Con l’istituzione di una rete regionale della tradizione artigiana è nostra intenzione ‘rivitalizzare’ e rilanciare le sedi dell’artigianato già esistenti, ossia quelli che sono stati i centri – pilota dell’ex Isola. Alghero non ha mai ospitato un centro – pilota, pertanto non si può pretendere di essere inseriti in un’organizzazione della quale non si è mai fatto parte”. Così l’assessore regionale dell’Artigianato Luigi Crisponi risponde alle sollecitazioni della città catalana in merito alla realizzazione della rete regionale dei centri dell’artigianato, istituita nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, per la valorizzazione e promozione dell’artigianato tradizionale artistico.

“Diverso – aggiunge l’assessore Crisponi – è il discorso sul possibile inserimento di Alghero e la sua storia artigiana, rinomata soprattutto nella lavorazione del corallo e nell’arte orafa, in una più elaborata iniziativa che potrebbe colmare tale assenza. Per esempio la possibilità di istituire i ‘centri della tradizione artigiana’ in città di assoluto valore turistico. In tal senso la città catalana avrebbe tutte le carte in regola. Ad Alghero – conclude Crisponi – sono presenti, inoltre, strutture già utilizzate da altri enti regionali che potrebbero tornare utili per rilanciare l’attività artigianale come fonte di reddito mantenendo vive la tradizione e l’identità”.

La rete mette insieme attualmente 18 centri dell’artigianato sardo, prima centri – pilota, che si trovano ad Aggius, Arzana, Assemini, Atzara, Bonorva, Castelsardo, Iglesias, Isili, Mogoro, Nule, Oristano, Pattada, Paulilatino, Sarule, Sinnai, Tonara, Villamar e Villanova Monteleone: veri e propri poli della tradizione, ciascuno caratterizzato dalle proprie peculiarità e dalle prerogative turistiche, tuttavia, in stretta collaborazione con gli altri. In ogni centro verrà allestito uno spazio espositivo dei manufatti artigianali ex ISOLA, rappresentanti i modelli dell’archivio storico dell’ex ente regionale. Ma non solo, i centri, oltre esposizione e vendita di manufatti artigianali di produzione locale, saranno destinati allo svolgimento di attività artigianali (laboratori, mostre, scuole civiche) e attività culturali di rilevante interesse artigianale.

5 Giugno 2013