Tonelli agli studenti: «La scoperta del Bosone ha radici sassaresi»
Ieri (martedì) lo scienziato Guido Tonelli ha incontrato i ragazzi delle superiori al Teatro-auditorium della Provincia, dove ha tenuto un interessante dibattito sulle più sensazionali scoperte degli ultimi anni.
«La scoperta del Bosone di Higgs ha profonde radici sassaresi». Lo ha detto ieri al Teatro-Auditorium della Provincia lo scienziato Guido Tonelli, durante l’avvincente incontro che ha coinvolto gli studenti delle scuole superiori. Un appuntamento organizzato dall’Istituto agrario Pellegrini che ha visto partecipi anche i ragazzi dell’Istituto professionale Industria e artigianato, del liceo Scientifico, del liceo Classico, del liceo Artistico e dell’Istituto tecnico Ragionieri.
«Voglio raccontare un episodio che non è conosciuto – ha affermato il noto fisico, che è stato professore associato dell’Ateneo turritano nei primi anni novanta –. Ricordo ancora quei pomeriggi nel dipartimento in via Vienna in cui ero libero dalle lezioni, quei momenti in cui lavoravo al progetto che mi ha portato alla scoperta del Bosone. Nella quiete di quegli anni sassaresi, in questa università ho sviluppato alcune delle idee che poi ho portato avanti al Cern in collaborazione con le grandi istituzioni di ricerca internazionali. Però gli anni pionieristici della mia indagine sono nati in questa università».
Linguaggio scorrevole e chiaro nonostante la complessità dei temi affrontati, Tonelli si è rivolto alla giovane platea appassionando i presenti, grazie anche alla brillante moderazione del divulgatore scientifico AndreaMameli, fisico del Crs4. Si è parlato del lavoro di ricerca, delle criticità affrontate dagli studiosi e dei grandi misteri dell’universo: dall’inflazione primordiale alla materia oscura. Tramite i cellulari, inserendo su twitter l’hashtag #tonellisassari i ragazzi hanno posto in diretta le loro domande, alle quali il professore ha risposto connotevole interesse, trattenendosi con gli studenti anche dopo la fine del dibattito.
«L’esperienza ci dice che i giovani sono portatori di nuove idee – ha evidenziato lo studioso – da loro, sono sicuro, verranno fuori le risposte ai quesiti ancora enormi che abbiamo da affrontare. Giornate come queste servono a stimolare nei giovani la curiosità, e la mia segreta speranza è che in qualcuno di questi ragazzi scatti quella scintilla, quella molla, quella passione per la conoscenza che li spinga ad affrontare il percorso che porta alla ricerca».
Grande soddisfazione è stata espressa da Paolo Acone, dirigente scolastico dell’Istituto Pellegrini: «Tonelli è certamente un modello per le nuove generazioni, perché riesce a trasmettere passione ed emozione come pochi per lo studio delle discipline scientifiche».